Prima chiede l’azzeramento, poi dice che va tutto bene. Lionelli smentisce Lionelli ed accusa i colleghi. In Consiglio non fiatava quando Pippo Ponticelli “mazzolava” il sindaco.

Il barile della dignità politica non può essere più raschiato.  Quello che si sta vedendo in questi giorni con la crisi dell’amministrazione, mai si era visto prima. Non bastano le dimissioni che potrebbero avere una dimensione politico-amministrativa. Innanzi a questo spettacolo, emerge un sentimento di schifo, di sdegno, di indignazione.

Il post del consigliere comunale di “Noi Campani” che ora si chiama “Prima Caivano”, Gaetano Lionelli, è l’apoteosi dell’assurdità.

Ebbene con un post su “Caivano press” , il consigliere del gruppo “Prima Caivano” si proietta in un’analisi della situazione politico amministrativa e canta le lodi dell’attività svolta sino ad oggi. Tra queste, il rifacimento stradale (come se fosse una cosa straordinaria), il risanamento del bilancio fatto dall’Organismo straordinario di liquidazione dopo il dissesto, e, udite udite, plaude al successo amministrativo perché sono venuti i cantanti e la festa del baccalà.

Infine accusa gli altri e scrive: “con enorme dispiacere che Consiglieri di maggioranza vuoi per vecchi dissapori o per obbiettivi del tutto personali tengono in Ostaggio il Sindaco ed un intera Città. Allora certe persone vogliono il bene di Caivano o il bene proprio? Lavorano per la Città o per se stessi? I Caivanesi, i loro figli ed i miei figli vogliono e meritano altro e di più”.

Al di là degli apostrofi o della maiuscola usata per la parola “ostaggio” (?!), il consigliere Lionelli per usare un vocabolario più comprensivo “scambia le figure di melma, per applausi”.

Il dono del silenzio gli è sconosciuto, la memoria però gli va rinfrescata.

E’ proprio lui, insieme a Mimmo Falco, ed alla minoranza, che stava firmando le dimissioni contestuali per mandare a casa il Sindaco. Poi uscito dalla stanza del Notaio ha dichiarato che non non era lì.

E’ il suo gruppo ad aver chiesto continuamente un assessore in più. E’ il suo gruppo ad aver sfiduciato l’attuale assessore Tonia Antonelli per poi confermarla in giunta.

E’ il suo gruppo ad aver dichiarato con il consigliere Pippo Ponticelli che l’amministrazione non aveva fatto nulla.

Pippo Ponticelli disse: “Non abbiamo messo nemmeno una panchina”. In quella occasione Lionelli non fiatò anzi condivideva l’intervento. Evidentemente era d’accordo col collega di partito, nè mai ha riscontrato le numerose critiche dei consiglieri di maggioranza e minoranza. Nulla.

In ultimo, proprio il gruppo di Lionelli ha chiesto l’azzeramento della giunta con un documento di due pagine letto in Aula dal consigliere Pippo Ponticelli. Lo doveva leggere proprio Lionelli, poi decisero che fosse Ponticelli a parlare per il gruppo.

Lionelli condivise e non fiatò. Anzi provenne proprio dal loro gruppo la proposta, chiamata in Aula “ricatto”, del voto al bilancio in cambio dell’azzeramento e del rilancio amministrativo.

Poi il sindaco azzera in modo farsesco, rinomina gli stessi assessori, nomina due tecnici su indicazione dei partiti e di fatto si riapre la crisi.

Allora Lionelli che fa?

Dopo aver provocato la crisi dice che è colpa degli altri consiglieri di maggioranza.

Dopo aver fatto una chiavica la sua amministrazione dice che va tutto bene: nessuno in 30 mesi avrebbe fatto tanto.

Due sono le ipotesi: o c’è una dissociazione politica da approfondire oppure sta esplorando universi paralleli in cerca della dignità politica perduta.

Oppure ha trovato un accordo con il Sindaco e con l’assessore Antonelli che noi umani  vorremmo conoscere.

Nel frattempo, però il suo post di congratulazioni all’amministrazione per aver fatto la festa del baccalà, non è condiviso da tutti.

Pippo Ponticelli resta fermo nelle sue convinzioni. Prenderà le distanze.

Sarà un incantesimo, sarà l’inquinamento dell’aria, ma c’è una perdita di memoria complessiva, anche delle Istituzioni sovraordinate.

In trenta mesi: non è stata fatta la gara per la raccolta dei rifiuti, non quella per il canile, non quella per la mensa, non quella per la tesoreria, mentre quella per la sosta a pagamento è finita nella raccolta differenziata, nessun intervento per la Delphinia, nessuno per il cimitero, nessuno per l’abusivismo nonostante il sollecito della Prefettura, nessun intervento rispetto alla circumvallazione esterna e  niente sul Puc.

Lo stesso Lionelli in Consiglio sbraitò contro gli appalti sotto soglia. Ora cade dal pero.

L’elenco di quello che non è stato fatto lo ha letto sempre Pippo Ponticelli in Consiglio e non è stato smentito da Lionelli.

In questi trenta mesi, il gruppo di Lionelli ha chiesto il rilancio dell’amministrazione e l’azzeramento.

Perché ?

Lionelli spieghi a parole sue.

Perché ha chiesto l’azzeramento se tutto va bene?

Perché non voleva votare il consuntivo?

Perché dopo un anno voleva sciogliere l’amministrazione?

Ed ora perché accusa i suoi colleghi di maggioranza?

Perché si è convinto che va tutto bene??

 

 

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