Caivano. Il PD scarica Falco e porta Semplice. La vecchia classe dirigente come la Wagner senza un capo. Caivano vuole il riscatto.

Come i mercenari della Wagner senza Prizoghin, così si sono ritrovati consiglieri ed assessori dell’amministrazione Falco dopo lo scioglimento. Ora girano per il paese in cerca di un “contractor”, ma nessuno li vuole. Sono impresentabili. 

In vista delle elezioni, pure il Pd ha scaricato l’ex sindaco Falco. La sezione locale punta sul ritorno di Mimmo Semplice anche se l’ex sindaco dell’epoca bassoliniana, si era già rivisto in città. Da tempo, Semplice faceva pubblicare le foto insieme ai soci dell’esclusivo club del “Rotary”, quelli  eleganti che aiutano il prossimo con un tocco di classe, tra un calice di champagne ed uno sgombro al pistacchio. Non come quei poveracci che vanno in Africa a fare le missioni tra mosche, malaria e sabbia. Ci vuole stile anche a fare beneficenza ed i rotariani di classe ne hanno da vendere e comprare. Semplice è stato pure presidente del comitato per la festa di Campiglione, per onorare le sue gesta, le.luminarie sono rimaste due mesi in città. Il partito democratico è oggi ridotto al suo comitato elettorale, ma Semplice non aggrega, non entusiasma, non vince. Ancora sono attuali gli effetti disastrosi della sua amministrazione. Il PD si è isolato ed ha isolato pure l ‘ex Sindaco Falco. Questi negli ultimi giorni, ha cercato di restare a galla con continue polemiche sui social. Poi Caivano è finita sui giornali del mondo e le parole più usate sono state: degrado ed abbandono. Sono stati sequestrati il “Centro Delphinia”, il campo sportivo “Faraone”, l’isola ecologica dismessa simboli del fallimento amministrativo. Persino De Luca ha parlato di responsabilità del Comune. 

Falco ha completato la collezione di figuracce per la polemica contro il Presidente del Consiglio, Georgia Meloni, perché lui l’aveva inviata al Comune nel 2022.  Sicché, appena nominato, il Capo del Governo italiano sarebbe dovuto venire a parlare con Enzo Falco, Lionelli, Donesi, Antonelli e gli altri piuttosto che con Biden, Von Der Leyen, Zielinsky.

Invece, di ringraziare per la presenza storica del Presidente del Consiglio in una terra umiliata da camorra, violenza e pedofilia, s’ è messo a fare il riottoso. Nessuno lo ha seguito.

Così facendo, ha smascherato la classe dirigente locale che non ha credibilità perché i rappresentanti istituzionali (prima Conte e Carfagna, ora la Meloni) vanno a parlare con un Parroco, Don Maurizio, e non con la politica locale.

D’altronde, per il PD, la sinistra ed i satelliti non v’è prospettiva di vittoria. Sono allo sbando. Non hanno liste, non una coalizione, non hanno partiti, non un progetto di governo, non risultati da presentare, non hanno un candidato a sindaco (a parte Semplice che non aggrega tutti) .  

Gli impresentabili non vogliono uscire di scena. Girano per il paese cercando un “pazzo” senza ritegno disposto a sfidare la Prefettura. È chiaro che se la vecchia classe dirigente dovesse vincere le elezioni, il Prefetto sarebbe obbligato ad intervenire per sciogliere “la conclamata continuità“.cercano uno con la faccia tosta che ripropone quanti hanno mortificato la comunità caivanese.

Uno senza dignità disposto a perdere anche le elezioni. 

Uno che voglia cancellare la memoria. Uno che si oppone al cambiamento ed al riscatto.

Uno che si mette a capo degli zombie contro la nuova classe dirigente guidata da Antonio Angelino.

Sarà come nel “Trono di Spade”, una battaglia tra i “non morti” e l’umanità. Il finale lo conoscono tutti, il re della notte viene sconfitto.

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