Notizia totalmente ignorata dai media mainstream, e non solo, un pericolo imminente incombe su tutti noi. Un documento trapelato dal Consiglio dell’Unione Europea mostra che il braccio legislativo del blocco vuole implementare la sorveglianza di massa di tutti i messaggi privati e introdurre la verifica obbligatoria dell’età, a partire dal 28 settembre. Ciò significa che la Presidenza spagnola del Consiglio dell’Unione Europea, in vigore il secondo semestre 2023, intende trasformare rapidamente in legge la proposta di legge contestata e definita dai critici controllo delle chat. Già giovedì gli ambasciatori dei Paesi membri si incontreranno per ottenere la maggioranza necessaria per approvare la bozza.
Reazione del tedesco Breyer
L’eurodeputato tedesco Patrick Breyer, che ha anche un ruolo di negoziazione in Parlamento, ha reagito alla notizia avvertendo che la proposta non è altro che una cortina di fumo quando affronta la questione della crittografia end to end, cioè un sistema di comunicazione cifrata nel quale solo le persone che stanno comunicando possono leggere i messaggi.
Secondo Breyer, un’ampia gamma di piattaforme di messaggistica, da WhatsApp a Signal, dovrebbero effettuare la scansione lato client, cioè scansionare e contrassegnare le informazioni per la revisione prima della trasmissione, il che secondo lui significa trasformare i telefoni delle persone in scanner soggetti a errori. Nonostante l’adesione formale riservata alla crittografia, Breyer ritiene che la futura legge potrebbe segnare la fine della crittografia sicura e quindi della comunicazione privata, oltre a ciò che definisce blocco inefficace della rete e censura dei motori di ricerca. Considerando che una delle disposizioni del disegno di legge è la scansione dell’archivio cloud, ufficialmente alla ricerca di materiale abusivo, secondo quanto dichiarato nella proposta, la conseguenza in realtà sarebbe la sorveglianza di massa delle foto private.
Ne siamo convinti anche noi
Braier è convinto di questo e lo siamo anche noi. Ciò che la legislazione non prevede affatto e che secondo lui sarebbe il modo giusto per affrontare il problema è far sì che le forze dell’ordine svolgono meglio il proprio lavoro, segnalando tale materiale, nonché stabilendo standard applicabili in tutta l’Unione Europea che si occupino della prevenzione, sostegno e consulenza alle vittime e facendo indagini penali efficaci. Per quanto riguarda la verifica dell’età che diventerebbe obbligatoria per i servizi di comunicazione, l’eurodeputato la vede come un altro modo per eliminare la comunicazione anonima. Breyer vede gli effetti della nuova legge come uno stato di sorveglianza in stile cinese, con un attacco del grande fratello ai nostri telefoni cellulari, messaggi privati, foto con l’aiuto di algoritmi soggetti a errori.
Sorveglianza: le misure inefficaci e illegali
Il controllo tramite chat è come un ufficio postale che apre e legge tutte le lettere. È inefficace e illegale. Anche le foto di nudo e le chat di sesso più intime possono improvvisamente finire nelle mani del personale aziendale o della polizia”, ha affermato l’eurodeputato in un comunicato stampa concludendo: dipendiamo tutti dalla sicurezza e dalla riservatezza delle comunicazioni private, persone bisognose, vittime di abusi, bambini, economia e anche autorità statali. In conclusione qual è il punto?
Von der Leyen e i suoi accoliti, tecnocrati, stanno portando avanti l’agenda del grande reset di Klaus Schwab, che ha detto di avere come modello la dittatura cinese, ben sapendo che la maggior parte delle persone sono oneste. Non hanno nulla da nascondere. ma hanno, anzi, abbiamo il sacrosanto diritto alla nostra privacy e soprattutto potremo non gradire che una persona come la Von der Leyen abbia accesso ai nostri dati personali, a messaggi e foto che vengono scambiati in conversazioni che dovrebbero continuare a rimanere riservate. Informazioni sensibili che se date in mano a dei criminali, verrebbero sicuramente usate contro di noi. Dobbiamo fare di tutto perché questo disegno di legge orwelliano non ci introduca in uno stato di sorveglianza e dittatura sullo stampo cinese.