Crispano. Enzo Cennamo: “Un’isola verde in ogni quartiere”

Crispano. Pochi mesi ancora all’apertura della campagna elettorale. Gli schieramenti in campo appaiono definiti. Sarà un confronto diretto tra il sindaco uscente Michele Emiliano ed Enzo Cennamo. Ad oggi non è noto ancora il nome del candidato sindaco della terza lista. Si contendono la guida  Sossio Vitale e Carlo Esposito. Le quotazioni dell’ex sindaco però sono in ribasso. Sossio Vitale fa sapere in giro che i suoi non potrebbero fare campagna elettorale per Carlo Esposito. Perciò, l’ex sindaco sarebbe rassegnato a portare in giro  volantini per Sossio Vitale, ma i suoi uomini più fedeli non lo voteranno. I fedelissimi di Carlo Esposito non si fidano di Sossio Vitale e non hanno alcun legame con lui. Per altro la storia politica di Vitale è nota in città.

Già una volta fece fuori Carlo Esposito. All’epoca, Sossio Vitale da alleato dell’ex sindaco Pd, passò con Antonio Barra.

La volta successiva Vitale si è candidato con D’Errico insieme a Cennamo, La Sala e tanti altri contro la coppia Emiliano – Esposito. Dopo un anno si era già dimesso. Ha preferito incassare incarichi regionali ben remunerati piuttosto che restare a Crispano. L’opposizione non piace a nessuno. Dopo essere stato alleato di Alfonso D’Errico, Enzo Cennamo, Antonio Barra, Carlo La Sala è passato di nuovo con Carlo Esposito.Stavolta si candida contro i suoi ex alleati. Quando l’amministrazione di Antonio Barra fu attaccata da Carlo Esposito ed Emiliano fino a causare lo scioglimento, c’erano anche Sossio Vitale e Carmen Costanzo.Tutti ricordano che l’ex deputato Paolucci scrisse al Prefetto per far avere la scorta a Carlo Esposito.

Oggi Sossio Vitale che allepoca era consigliere con Antonio Barra si candida con Esposito contro i suoi ex alleati.Praticamente Sossio Vitale è stato con tutti ed ha tradito tutti. Con questo biglietto da visita chiederà ancora la fiducia dei cittadini. E se perde, non resta a fare opposizione. Lo ha già dimostrato. Insieme alla coppia Vitale – Esposito si candida anche Frezza. Dopo quattro anni di governo cittadino a sostegno di Emiliano, il consigliere Frezza è uscito dalla maggioranza solo perché non ha fatto l’assessore. Sono dati di fatto. Gli unici che sono rimasti sempre al loro posto sono Antonio Barra, Enzo Cennamo, La Sala e D’Errico. Tutti gli altri hanno cambiato posizione e bandiera.Intanto il sindaco in carica ha subito un’emorragia elettorale. Senza Frezza ed il Pd ha tentato l’alleanza con Enzo Cennamo, ma è stato respinto. Ora cerca di pescare nella ex lista di D’Errico con scarse probabilità di riuscita. Emiliano si è reso conto della sua debolezza elettorale per questo fa telefonare i candidati degli altri. Mentre il sindaco perde tempo a medicare l’emorragia, i cittadini continuano a mugugnare perché con Emiliano la città è rimasta ferma.

Enzo Cennamo che ormai ha cominciato la campagna di ascolto, ogni giorno raccoglie le doglianze della popolazione. “Non si può negare che l’amministrazione Emiliano abbia lasciato tutto fermo. La città è diventata un dormitorio, mancano gli spazi di aggregazione sociale. Per non parlare degli impianti sportivi. Li ha lasciati chiusi per anni. Siamo diventati la periferia di Frattamaggiore. Mi meraviglio che assessori come Lara Imitazione e Pasquale Vitale che frequentano molto la città di Frattamaggiore non abbiano saputo portare le stesse idee di sviluppo commerciale a Crispano.

Emiliano ci ha lasciati al buio e senz’acqua. Ha dimenticato i quartieri periferici, non ha fatto nulla. Abbiamo gettato centinaia di migliaia di euro per stipendi ad assessori incapaci. Noi rivoluzioneremo questa città”.

Come?

Innanzi tutto dobbiamo ripristinare l’ordinaria amministrazione che a Crispano è diventata straordinaria. Per esempio, Crispano sarà un paese in cui si si taglia l’erba. Poi restituiremo gli spazi pubblici ai cittadini. Aprendo gli impianti sportivi. Portando tante isole di verde pubblico nei quartieri di Crispano: nel rione cappuccini, nel rione acquedotto, nel centro storico. Riporteremo la cultura. Anzi faremo una rivoluzione culturale. Riattiveremo il Teatro. Riporteremo il premio “poesia”, le manifestazioni letterarie, le mostre di pittura. Faremo una grande manifestazione annuale per propagandare i nostri prodotti tipici locali. Dobbiamo accedere la luce, portare sviluppo, vivibilità, economia. Questi hanno ridotto Crispano ad un mortorio. A proposito, cambierò questi orrendi lampioni nel centro storico” (l.m)

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