Popolazione ridurre il numero: cosa sta accadendo?

Nei recenti conflitti, molti si dividono tra i leader delle fazioni contendenti. Ma in realtà non sono loro a scendere sul campo di battaglia. Non sono loro a soffrire. Ma sono i popoli, migliaia di persone che muoiono in guerra, vengono feriti, milioni di persone sono costrette ad abbandonare le loro case, il loro lavoro. Intere famiglie vengono devastate e precipitano in miseria.

No, i popoli non vogliano la guerra. Hanno tutto da perdere. Chi ci guadagna sono solo coloro che traggono profitto dalle guerre, rimanendo al sicuro nei loro salotti dorati, a giocare con i soldatini, come tanti bambini capricciosi. E difatti i mercati azionari brindano alle guerre, perché muovono un mucchio di denaro.

Ridurre la popolazione: interessi in gioco

Ma non dobbiamo pensare che vi siano implicati solo interessi economici. Le guerre sono usate anche come controllo demografico per depopolare il pianeta. Questo è lo scopo del World Economic Forum, dell’ONU e altri organismi sovranazionali. Non è una nostra opinione, ma è quanto confermano le affermazioni di 5 influenti globalisti, un rapporto dell’ONU, 3,8 miliardi stanziati dalla Germania a favore della fondazione di Bill Gates, per finanziare programmi di controllo della popolazione e il primo comandamento delle Georgia, guide stone ora distrutte. Prendere atto delle loro intenzioni potrà salvare la vita dei nostri cari e la nostra. Iniziamo:

Un membro del World Economic Forum ha detto ai suoi colleghi globalisti che tutti i loro problemi sarebbero risolti se la popolazione della terra fosse ridotta del 90% rispetto a quella odierna. La primatologa e antropologa inglese Jane Goodall ha rilasciato la dichiarazione durante una tavola rotonda al vertice annuale dell’Organizzazione Adavos in Svizzera. In quell’occasione i partecipanti hanno discusso degli ostacoli che devono affrontare per presentare l’agenda del World Economic Forum a un pubblico non accondiscendente. Si sono lamentati del rifiuto di politiche impopolari per combattere il cambiamento climatico e porre fine al capitalismo.

Goodall si è lamentata poi delle dimensioni della popolazione umana mondiale, suggerendo che la terra sarebbe migliore con molte meno persone. L’antropologa ha detto «Non possiamo nasconderci dalla crescita della popolazione umana perché è alla base di tanti altri problemi. Tutti questi problemi di cui parliamo non sarebbero un problema se la popolazione fosse pari a quella di 500 anni fa». Cinquecento anni fa la popolazione umana era di circa 435 milioni. Quindi, per risolvere i problemi dei globalisti, il 90% della popolazione dovrebbe essere eliminato.

Altri membri che promuovono la riduzione della popolazione

Ma Goudal, come dicevamo, non è l’unico membro del World Economic Forum a promuovere vantaggi di una riduzione della popolazione umana. Un altro celebre membro del World Economic Forum ha chiesto una sconcertante riduzione dell’86% della popolazione umana, sostenendo che l’obiettivo può essere raggiunto pacificamente. L’appello è stato lanciato da Dennis Meadows, uno dei principali autori del libro Pro Spopolamento del Club di Roma del 1972, i limiti della crescita.

Nonostante il suo libro sia stato pubblicato più di 50 anni fa, la sua ideologia molto antiumana rimane un’ispirazione fondamentale per l’agenda del World Economic Forum e del suo fondatore Klaus Schwab. Midows sostiene che la maggior parte della popolazione mondiale deve essere spazzata via affinché i sopravvissuti possano avere la libertà e un alto tenore di vita. Durante un’intervista del 2017, Midows ha affermato che il genocidio dell’86% della popolazione mondiale è inevitabile. Tuttavia, insiste sul fatto che una dittatura benevola potrebbe realizzare lo spopolamento di massa pacificamente. Potremmo avere 8 o 9 miliardi probabilmente, dice riferendosi al crescente numero di abitanti della terra. Se avessimo una dittatura molto forte che fosse intelligente le persone avrebbero un basso tenor di vita, dice Midows, mentre spiega come potrebbe essere avviata l’agenda di riduzione della popolazione. Vogliamo avere la libertà e un elevato standard di vita, quindi dovremmo essere un miliardo di persone. E ora siamo a 7, quindi dobbiamo tornare giù. Spero che tutto questo possa essere lento, relativamente lento e che possa essere fatto in un modo relativamente equo, in modo che le persone condividano l’esperienza.

Il rapporto Agenda 2030 delle Nazioni Unite

Anche il rapporto del 1995 intitolato Agenda 2030 delle Nazioni Unite, valutazione della biodiversità globale, parla della necessità di ridurre la popolazione a un miliardo di persone. Il rapporto presentato per la prima volta alla conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici COP 1 afferma Un mondo agricolo in cui la maggior parte degli esseri umani sono contadini dovrebbe essere in grado di sostenere da 5 a 7 miliardi di persone. Al contrario, una stima ragionevole per una società mondiale industrializzata con l’attuale tenore di vita materiale del Nord America sarebbe di 1 miliardo. Ovviamente sono tutte menzogne dimostrate dai fatti.

Un altro membro di spicco del World Economic Forum, Yuval Noah Harari, ha dichiarato l’anno scorso che semplicemente non abbiamo bisogno della stragrande maggioranza della popolazione nel mondo di oggi. Secondo Harari, la maggior parte delle persone è ormai diventata ridondante e in futuro sarà di scarsa utilità per l’elite globale.

Nel settembre dello scorso anno, Harari ha affermato che l’arca tecnologica di Noè, come ricorderete, sarebbe vantaggiosa per l’elite ricche che possano salvarsi dal cambiamento climatico mentre il resto dell’umanità morirà. A quanto pare, invece, sarà proprio il contrario. Non è finita qui. Un’inchiesta parlamentare ufficiale ha scoperto in agosto che la Germania ha versato ben 3,8 miliardi di euro dei contribuenti alla fondazione di Bill Gates per finanziare programmi di controllo della popolazione e altri programmi anti-umanità dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Il governo tedesco ha dovuto rivelare i finanziamenti dopo essere stato smascherato e costretto a consegnare i documenti dal gruppo parlamentare di Elinque. Ricordate le Georgia Guy Stones? Il primo dei dieci comandamenti satanici diceva di mantenere l’umanità sotto i 500 milioni di abitanti in perpetuo equilibrio con la natura.

Nel 2008 Ted Turner, un amico di Bill Gates, del quale sono ben note le dichiarazioni sulla riduzione della popolazione, andò da Charlie Rose e rilasciò un’intervista in cui parlava del problema dell’aumento della popolazione umana e quando sia importante ridurla rapidamente entro i prossimi 15-20 anni. Ted Turner disse che l’ideale era ridurre l’umanità a soli circa 250-300 milioni.

Cosa accade in questo momento

In altre parole, un genocidio del 95% di tutti gli esseri umani viventi. Ciò che vediamo accadere nel mondo in questo momento, tra guerre, punteggi ESG, Agenda 2030  ONU, World Economic Forum, geoingegneria, tossine anti fertilità, vaccinazioni obbligatorie, tutto è motivato da questo immenso senso d’urgenza di dover annientare più del 90% della popolazione mondiale il più rapidamente possibile.

Perché? Ci considerano mangiatori inutili, giustificano moralmente i livelli riprovevoli di male, inquadrandoli nel contesto del bene superiore, il cosiddetto bene comune, cioè il loro. Questo è il punto su quale non dobbiamo arretrare la tutela della persona umana. Questo è il vero interesse pubblico.

Pensano che se ci avvelenano lentamente tutti con vaccini e tossine ambientali, distruggono la nostra fertilità e ci inducono in uno stato di stordimento ipnotico mediante tv e farmaci, non ce ne accorgeremo e continueremo come al solito, facendo la fine della rana bollita. Sfortunatamente per loro, molti di noi se ne sono accorti e non rimarremo in silenzio a guardare. Condividendo queste informazioni con tutti contribuiremo al risveglio collettivo, salvando altri e noi stessi.

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