CRISPANO. Enzo Cennamo: “Il sindaco ha tradito il rione Cappuccini”

L’attuale sindaco Michele Emiliano, l’assessore Vitale Lino, il consigliere Frezza, l’ex consigliere Sossio Vitale che si è dimesso dopo un anno: con tutti questi rappresentanti il “rione Cappuccini” sarebbe dovuto diventare la zona più vivibile di Crispano. Invece, al di là di qualche certificato, e taluni dicono pure di qualche posto di lavoro, il rione Cappuccini è rimasto abbandonato a se stesso”.

Nella sua disamina dei problemi della città e delle soluzioni che si potrebbero proporre il candidato sindaco Enzo Cennamo non va tanto per il sottile. D’altronde gli si deve riconoscere una certa schiettezza e coerenza nella condotta politica.

Può ben testimoniare l’ex Sindaco Carlo Esposito.

Quando Enzo Cennamo uscì dalla maggioranza in aperto contrasto con il sindaco Esposito si dimise da assessore, rinunciò allo stipendio e dichiarò pubblicamente che avrebbe costruito l’alternativa.

Diversamente dagli attuali membri della maggioranza e del Pd, ma anche dei promotori della terza lista, condusse la sua battaglia alla luce del sole: senza volantini anonimi, veleni, illazioni, tradimenti sottobanco. Altri hanno costruito una vittoria elettorale, ma non politica, sulla richiesta di scioglimento per infiltrazione. Senza l’intervento della Prefettura, l’alleanza Emiliano / Esposito che poi si è disciolta non sarebbe mai nata.

E difatti, l’attuale sindaco Emiliano non ha alcuna collocazione nei partiti. Aveva un’alleanza con il Pd che poi se ne è andato, lasciandolo con una maggioranza risicata che si regge sui singoli.

Emiliano ha dimostrato di non avere una visione, non ha dato un’impronta alla cittadina. Ha fermato tutto. Crispano è rimasta a cinque anni fa, non ha fatto nulla, nemmeno nel rione che lo ha premiato elettoralmente” dichiara il candidato a Sindaco Enzo Cennamo.

D’altronde basta parlare con i commercianti e gli artigiani del quartiere Cappuccini e scoprire che sono molto delusi. Emiliano non ha consensi nel rione per essere intervenuto, ma per il clientelismo indecente dei suoi assessori o ex consiglieri. Gente che non fa nulla dalla mattina alla sera e sta per strada oppure al Comune per fare i cosiddetti piaceri.

Quando i diritti diventano piaceri dei consiglieri significa che l’amministrazione non funziona.

Il Sindaco Emiliano non ha consensi per aver governato bene, fonda la propria forza elettorale e non politica sul sostegno del clientelismo e dei due assessori di cui è succube. Non segue gli interessi generali, ma dei gruppi elettorali dell’assessore ai lavori pubblici ed ai servizi sociali”.

Ecco perché Emiliano non ha rispettato il suo programma elettorale. Andate a verificare sul sito del Comune”.

Ed infatti, nel programma del sindaco uscente alla voce Attrezzature sportive e spazi per i bambini è scritto: “L’obiettivo primario dell’amministrazione comunale sarà quello di garantire la riapertura del centro sportivo di Cappuccini e la riqualificazione totale del centro sportivo, due strutture di assoluto valore e purtroppo da oggi completamente abbandonate. Può farsi fare propaganda, ma nei fatti il rione Cappuccini è rimasto così come lo avevamo lasciato. L’unica scuola l’ho inaugurata io da assessore ai lavori pubblici ed il sindaco Antonio Barra. E’ stata programmata ed inaugurata da noi. La storia di Crispano racconta che quando non sono in amministra il sottoscritto, Antonio Barra, i rappresentanti della famiglia D’Errico, La Sala ed il nostro gruppo storico e politico, a Crispano non si muove nulla. Noi siamo uomini del fare e siamo diversi dai politici che parlano solo, da quelli che perdono tempo fuori ai bar e che prendono incarichi personali: siamo alternativi ai rancorosi ed ai nullafacenti.

Per il rione Cappuccini vi sono tante idee. Innanzitutto: migliorare le infrastrutture, illuminare meglio il rione, rendere sicura la viabilità, appaltare la gestione del centro sportivo o costituire una società in house, individuare  un’area  verde di servizio ai residenti videosorvegliata.

La mia amministrazione cercherà di coinvolgere gli abitanti  della  città, con consulte dei quartieri, con consigli comunali aperti e monotematici. Cambierà tutto, Crispano dovrà risvegliarsi dal torpore in cui è stata condotta

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