Fatture false; firme sconfessate; progetti sconosciuti. Scoppia il caso “Carpe Diem” La Polizia irrompe al Comune. La denuncia di fatti risalenti alla scorsa primavera denunciati solo poche settimane fa.

di Snoopy

Si allarga a macchia d’olio lo scandalo che vede nell’occhio del ciclone l’amministrazione comunale di Frattamaggiore unitamente ad una cooperativa di servizi che svolge (almeno sulla carta) “attività di assistenza a domicilio senza personale qualificato e con esclusione delle arti ausiliarie e delle professioni sanitarie”.

La “Carpe Diem” con sede a Poggiomarino in provincia di Napoli è finita nel mirino degli inquirenti i quali, dopo aver acquisito il rapporto epistolare fra dirigenti scolastici e ufficio RUP del Comune di Frattamaggiore, (rapporto di cui la nostra testata riportò ampio stralcio lo scorso 5 febbraio sul sito web www.corrieredellecitta.com).

L’inquietante vicenda è stata scoperta grazie al rapporto epistolare fra il RUP nella persona della dottoressa Valentina Ferraro e le due dirigenti scolastiche, dottoressa Ersilia Ambrosino e dottoressa Fernanda Manganelli, dirigenti rispettivamente del IV Circolo Didattico “Guglielmo Marconi” e del II Istituto Comprensorio “Capasso Mazzini” dove le due dirigenti scolastiche non solo hanno onestamente dichiarato di non essersi mai avvalse della “collaborazione” di assistenti esterni, ma di non essere mai state a conoscenza di un progetto di assistenza ad alunni disabili come invece un documento di programmazione a firma del sindaco Marco Antonio Del Prete, venuto alla luce solo negli ultimi giorni, sancisce.

Alla luce dei fatti che cominciavano a pian piano riempire le pagine di cronaca di quelle poche testate “non allineate” come Frattamaggiore News, testata on line diretta da Giuseppe Landolfo, e dietro i quesiti posti dal consigliere metropolitano Luigi Grimaldi, qualche settimana fa è partita una denuncia alle Autorità competenti da parte del dirigente Pietro Dragone che abbiamo raggiunto al telefono per una dichiarazione in merito alla vicenda. “Sulla questione – ci dice Dragone – posso dire solo che ho sporto denuncia in tempi non sospetti, e non vorrei che questa vicenda finisse per essere strumentalizzata politicamente”.

Excusatio non petita, accusatio manifesta?

E se l’input non è arrivato dalla “politica”, possibile che il dirigente di settore responsabile di aver istruito la pratica abbia fatto tutto da solo e se ne assume addirittura le responsabilità? Paradossale! In questo frangente, di certo c’è inoltre la mancata consultazione con i dirigenti scolastici. E questi non sono dettagli di poco conto.

Intanto cominciano ad essere numerose ed interessanti le indiscrezioni che riporterebbero di un preciso schema secondo il quale ogni cooperatore sarebbe stato “segnalato” (o raccomandato) da un esponente politico fra i quali anche qualche consigliere comunale.

Tutto è comunque al vaglio degli inquirenti che la scorsa settimana si sono presentati negli uffici comunali per acquisire tutta la documentazione riferita alla “Carpe Diem”, fra cui anche diversi rapporti di lavoro giornalieri risalenti all’aprile dello scorso anno (2023). Rapporti dove anche la firma delle stesse cooperatrici è stata decisamente disconosciuta dalla stessa. Chi avrebbe quindi apposto “firme false”? Chi sono gli ideatori della tentata truffa? La politica, come ci ha ricordato Dragone, è davvero estranea ai fatti criminosi che si sono palesati nonostante la cortina di silenzio che avvolge l’inquietante vicenda?

Molti quindi gli interrogativi a cui l’amministrazione Del Prete è chiamata a dare risposte, anche se, ai lunghi silenzi gli addetti ai lavori sembrano essere avvezzi.

Non è un caso infatti che su quanto emerso nel caso dell’appalto alla CGS Srl concesso dall’amministrazione comunale frattese, e pubblicato dal quotidiano on line “Caserta c’è”, è calato un assordante silenzio mediatico. Silenzio che se associato alla mancanza di replica o querela per diffamazione, assume contorni decisamente inquietanti, anche perché al momento, di rescissione di contratto non se ne è fatta menzione alcuna.

I prossimi giorni il lavoro di Polizia e Guardia di Finanza potrebbero (il condizionale è d’obbligo) dare risposte esaurienti al cittadino che, nolente o volente, paga sempre di tasca sua.

Anche stavolta.

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