“I fondi del PNRR per i marciapiedi. Sindaco senza visione ”

Sull’ultimo numero il consigliere comunale del gruppo “Nuova Democrazia”, Enzo Cennamo ha chiesto l’intervento delle autorità di controllo per verificare le procedure di assunzione dell’azienda consortile che gestisce i servizi sociali. L’appello è rimasto nel vuoto. Il sindaco di Crispano, Michele Emiliano, che è anche Presidente del Cda – secondo il consigliere Cennamo – fa orecchie da mercante insieme all’Assessore ai servizi sociali: “Anzi avallano tutte le procedure anche quelle che appaiono anomale, come le riaperture delle graduatorie chiuse. Chiedo al Presidente del Cda di chiedere ai dirigenti dell’Azienda consortile una relazione rispetto ai concorsi in atto e già svolti. Lo farò per iscritto nei prossimi giorni”. Nel frattempo, mancano meno di quattro mesi all’apertura della campagna elettorale in un generale clima di indifferenza. Il Sindaco in carica vanta i lavori pubblici fatti realizzare, ma le proteste ed i disagi per lavori che sono stati lunghi ed in alcuni casi persino approssimativi.

Il Sindaco mette in mostra il rifacimento di alcuni marciapiedi, come se aggiustare le strade potesse rappresentare un’opera di straordinaria amministrazione. In realtà, è comune a tutte le classi dirigenti vantarsi per lavori che dovrebbero rappresentare la normalità perché i cittadini pagano le tasse proprio per migliorare i servizi e le infrastrutture.

All’orizzonte c’è la polemica sui fondi adoperati proprio per la realizzazione dei marciapiedi. E’ ancora una volta Enzo Cennamo ad affondare il colpo: “Non credo che dovremmo ringraziare il sindaco Emiliano per avere realizzato i marciapiedi. Per fare questo, non c’era nemmeno bisogno di un’amministrazione. Emiliano non è stato un Sindaco, ma un semplice amministratore di condominio. Anzi ha speso i soldi del PNRR per realizzare i marciapiedi, quando quei fondi potevano essere spesi certamente in modo migliore.

Manca di visione. Crispano ha bisogno di altro: sicurezza, vivibilità, cultura.

Crispano non può e non deve più essere “città dormitorio”, ma deve fare un salto di qualità. Continuo ad essere convinto che si devono creare aree culturali che diano un respiro nuovo e moderno. Siamo nel terzo millennio, ma a Crispano non se ne è accorto nessuno. Si governa con uno spirito antico, minimalista. Si pensa all’assunzione, magari e per coincidenza, secondo il più becero familismo. Si tappa qualche buca, si realizzano i marciapiedi e per fare scena prima della campagna elettorale, si mette a disagio l’intera popolazione, bloccando la viabilità e le scuole.

Non avendo una classe dirigente all’altezza, ma tutta gente che “arrotonda” con le indennità della politica, Emiliano non guarda oltre.

In questo tempo di grande sensibilizzazione rispetto alle questioni che riguardano le nuove fonti di energia, se dovessi essere eletto Sindaco, ho in mente di rendere Crispano, un comune all’avanguardia ambientale. Voglio attivare percorsi che sfruttano l’innovazione energetica far viaggiare Crispano verso il futuro. Mi affiderò ad esperti del settore perché in tutte le cose serve la competenza e l’esperienza.  Dobbiamo guardare al futuro, far uscire la città dalla mediocrità e da una mentalità antica, portare innovazioni e sperimentazioni. Una Crispano nuova, con una classe dirigente all’altezza e non la politica clientelare dei pacchi e paccotti che sanno di antica memoria clientelare”.

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