Continua incessante l’opera di ricostruzione della destra sociale in Campania. Martedì sera è stata la volta di Quarto (Na). L’evento che ha avuto luogo al Clivus nel centro della cittadina dell’area flegrea a nord di Napoli è solo uno dei tanti appuntamenti in programma nell’area metropolitana partenopea, fra cui uno previsto a breve a Frattamaggiore.
Un folto pubblico per l’intervento di Gianni Alemanno, segretario nazionale di Indipendenza al convegno organizzato dall’Area Metropolitana di Napoli per la presentazione del Manifesto per la sovranità e i diritti dei popoli contro la guerra.
Il convegno ha avuto come tema centrale il sostegno al Manifesto che reca come primi firmatari lo storico Franco Cardini, il filosofo Andrea Zhok, il presidente del Comitato Fermare la Guerra Massimo Arlechino, l’analista militare Stefano Orsi e il critico scientifico Enzo Pennetta.
L’intervento di Gianni Alemanno ripreso dalla testata giornalistica “Corriere delle Città”, si è incentrato inizialmente sull’idea di Europa a cui guarda “Indipendenza”. Una questione dove il “mainstream” ci gioca non poco mistificando il termine “Europa” con “Unione Europea”. Il leader di Indipendenza ha tenuto a sottolineare infatti, che la Commissione Europea, è sostanzialmente un organismo decisionale a libro paga delle multinazionali in barba allo stesso parlamento europeo.
Eloquente la sottolineatura sulla dilagante corruzione al palazzo di Bruxelles e sui 150 miliardi di euro che sono costati fino ad ora all’Italia fra invio di armi e blocchi commerciali per una guerra, quella fra Russia e Ucraina, che avrebbe potuto trovare attraverso la diplomazia, ben altre soluzioni. Ben cinque finanziarie di fila. Un bagno di sangue che peserà come macigno sulla ripresa economica del Paese.
Alemanno ha concluso il convegno dopo gli interventi di Mimmo De Mattia, dell’esecutivo nazionale e coordinatore dell’Area Metropolitana, Marcello Taglialatela, vicesegretario nazionale, e Angelo Retta, coordinatore regionale della Campania.