RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO L'ex sindaco Domenico Falco risponde e "sfida" l'On. Pasquale Penza dopo la pubblicazione dell'intervista sul nostro periodico.

Al Direttore del “Corriere delle Città”

direttore@corrieredellecitta.com

 

In relazione all’intervista all’on. Pasqualino Penza, pubblicata sul numero 14 del 21 luglio u.s., ribadendo che sfido l’on. Penza ad un confronto pubblico dove e quando vuole, in TV o in una pubblica assemblea con domande da parte di tutti i giornalisti locali. mi preme chiarire alcune inesattezze o approssimazioni dichiarate nell’intervista.

1) Sulla mancata gara d’appalto per i rifiuti la stampa dovrebbe chiedersi perché, a distanza di un anno dal loro insediamento, i Commissari non l’abbiano ancora bandita e hanno prorogato per ben altre due volte il servizio alla Green Line (società di proprietà dello Stato perché confiscata alla camorra). Se le proroghe le fanno i Commissari è tutto regolare, se la fa un Sindaco chissà cosa c’è dietro. Mi preme ricordare che sulla proroga l’Anac ha espresso parere positivo sull’operato dell’Amministrazione (è tutto pubblicato sul sito del Comune).

Le difficoltà sono oggettive, per cui anche i Commissari, che oggi hanno avuto la possibilità di assumere molto personale, anche nel settore ambientale, hanno trovato le difficoltà e ci vorrà ancora tempo purtroppo. Sperando che ci capiterà una buona azienda che, notoriamente, nel settore rifiuti, hanno sempre determinato notevoli problemi.

Sperando anche che si svegli l’Ente d’Ambito che, ricordo, ha il compito, ai sensi della legge regionale n.14 del 2016 di scegliere il soggetto gestore unico per tutti i Comuni da Napoli fino a Caivano.

2) Sulla rimozione da assessore mi preme ricordare che c’è una legge non derogabile che è la rappresentanza di genere all’interno della Giunta Municipale. E l’on. Penza dovrebbe ricordare che proprio per nominarlo assessore ho avuto i primi problemi con “Noi Campani” che furono obbligati a nominare una donna.

Il problema di rispettare la rappresentanza di genere è stato una vera e propria spina nel fianco fino all’ultimo capitolo quando le forze politiche mi chiesero di azzerare la giunta e mi portarono, tranne qualche eccezione, solo nomi di uomini. Del resto come è stato ricordato il M5S è stato degnamente rappresentato in Giunta da Maria Pina Bervicato, anche come Vicesindaco, che ha lavorato molto bene così come le altre donne assessore.

Quindi nessuna “conventio ad excludendum” per l’on. Penza che, peraltro come ricorda, ha lavorato a stretto contatto di gomito con me conseguendo ottimi risultati sugli obiettivi posti. C’era la necessità di riequilibrare la presenza femminile all’interno dell’organo esecutivo. Del resto dovrebbe ringraziarmi che sia andata così altrimenti non sarebbe diventato mai deputato al Parlamento.

A maggior ragione non solo il M5S ha lavorato bene fino alla famosa decisione di sciogliere “perché non avevo fatto l’azzeramento totale” (ma ho spiegato sopra perché non si riusciva a rispettare la rappresentanza di genere in quanto tutti i partiti portavano nomi di maschi, ma di comune accordo avevamo deciso di affidare un incarico al Questore in pensione dott. Pietro De Rosa i compiti di controllo che aveva svolto su incarico della vecchia Commissione straordinaria e del Commissario Mone che, peraltro, avevo sentito in via preventiva per rappresentargli questa volontà.

3) In relazione, infine, al cosiddetto “attacco ai Commissari” ci tengo a ribadire che ho un grande rispetto istituzionale per il lavoro che stanno facendo i diversi commissari, ma questo non significa accettare supinamente tutto quello che fanno.

Lo spostamento di 2.500.000 da Caivano ad Afragola è un errore e una ingiustizia enorme, innanzitutto proprio per quel Parco Verde che si voleva salvare. L’iniziativa dell’incubatore imprenditoriale e di formazione giovanile al lavoro andava nella direzione giusta. Piuttosto sull’argomento faccia una interrogazione parlamentare, così potremmo capire per quali ragioni è stato deciso questo scippo ai Caivanesi! Come peraltro ha fatto l’on. Francesco Emilio Borrelli con la sua interrogazione sull’abbattimento e sulle spese per ricostruire il Teatro/Polo culturale “Caivano Arte”.

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