Frattamaggiore: Lo streaming (che funziona) “inguaia” l’esecutivo La diretta streaming della seduta di Consiglio Comunale di mercoledì 31 luglio fa emergere discrepanze, irregolarità e “giochi poco chiari”. Assenti in aula le Forze dell’Ordine

Sbigottimento e incredulità. Queste le sensazioni provate dai circa duemila utenti che hanno seguito finora, sia in diretta che in differita, l’ultima seduta di consiglio comunale tenutasi lo scorso mercoledì 31 luglio nell’aula consiliare del comune di Frattamaggiore.

“Tragicomica e grottesca messinscena”

così l’ha definita qualcuno commentando immagini e considerazioni di taluni degli addetti ai lavori. Esilarante la scena che ritrae il presidente del consiglio comunale Aniello Di Marzo, che con atteggiamento decisamente strambo esclama: “Questo è un imbroglio. Rivogliamo indietro i soldi!”

Divertente certo, se la questione non nascondesse come tema l’ennesimo probabile tentativo di truffa ai danni dei contribuenti. E come da copione, in aula non c’è nemmeno uno straccio di “guardia giurata antitaccheggio” a poter rilevare l’accaduto, figuriamoci vigili urbani o polizia, di cui non si evidenzia nemmeno l’ombra.

Per chi avrà voglia comunque di indagare, resta la registrazione dello streaming che oramai ha fatto il classico giro del web. Ma andiamo per ordine focalizzando i fatti. All’ordine del giorno si sarebbe dovuto discutere e votare sui debiti fuori bilancio che è diventata già da tempo una vera e propria farsa in quanto, ad ogni legittima osservazione d qualche consigliere comunale coscienzioso (pochi in verità), la risposta dai banchi dell’esecutivo è sistematicamente sempre la stessa:

”… Bisogna votare poiché oramai sono scaduti i termini per un ricorso”.

Ci chiediamo come sia possibile che i nostri baldi amministratori non trovino mai il tempo di occuparsi delle questioni per le quali vengono pagati, e il dilemma è assai cornuto, soprattutto dopo aver dato una sbirciata alle copie dei verbali delle commissioni che si tengono puntualmente, tutti i santi giorni, con presenze plenarie e raddoppiate così come il gettone di presenza. Ma questa è un’altra triste storia di cui avremo tempo e modo per occuparcene presto.

Cosa quindi ha provocato l’esternazione accusatoria del presidente Di Marzo lo si apprende chiaramente dal video, nonostante le continue interruzioni dell’audio, non si sa quanto volute o accidentali, proprio come il comportamento dell’avvocatura del Comune di Frattamaggiore che sembra operare ad intermittenza allorquando si tratta di difendere gli interessi dell’Ente. Una intermittenza, a quanto si apprende dai bene informati, dovuta ad indicazioni ben precise da parte di un non ben precisato “manovratore occulto”. Distrazione? Errata valutazione? Interessi privati o favoreggiamenti di sorta? Questo spetterà agli organi inquirenti se avranno voglia e tempo per occuparsene, e considerata come è andata a finire la questione “Carpe Diem”, diventa comprensibile uno stato di diffusa rassegnazione e sfiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni.

Tralasciando per un attimo le questioni di carattere “legale”, è importante, per comprendere determinate dinamiche, soffermarsi su quelle squisitamente politiche. Non è passata inosservata infatti l’assenza di un intero gruppo di maggioranza al momento della votazione sull’assestamento di bilancio, quello che fa capo al consigliere Franco Del Prete che insieme a Nicola Cesaro, Raffaele Parolisi, Luigi Vitale e Nello Rossi faranno registrare alla fine la loro assenza in aula al momento del voto, nonostante il gruppo abbia “incassato” due componenti (Mozzillo e Giuseppe Del Prete) all’interno del Consorzio Cimiteriale.

Un caso o un preciso segnale politico?

Intanto, restano al momento senza alcuna risposta ben due interrogazioni fatte da Francesco Russo. La prima per conoscere i nominativi di ex dipendenti comunali o di altri enti con i quali il comune di Frattamaggiore aveva illo tempore stipulato convenzioni per l’utilizzo condiviso, che utilizzano stanze e mezzi strumentali della casa comunale. Per tali nominativi si chiedeva inoltre di conoscerne il titolo del loro utilizzo all’interno del comune e se svolgessero funzioni con la Centrale di Committenza di Frattamaggiore e con le centrali di committenza ASMEL  e con la centrale di committenza del Comune di Albanella, giusta delibera di giunta n. 106 del 19 luglio 2024;

La seconda, rivolta al dirigente del III settore e al segretario generale per chiedere il “perché l’Ente non assuma”, e nonostante i cospicui fondi PNRR utilizzati al fine di migliorare la Città, non è stato attuato il Piano straordinario di assunzioni a tempo determinato nei Comuni per l’attuazione del PNRR, introdotto dal D.L. n. 152/2021, come convertito dalla Legge n. 233/2021.

In queste ultime ore, a tenere banco è comunque ben altra questione. Una di quelle su cui si è giocato e si continuerà a giocare sul futuro della città. L’ufficio tecnico o meglio, le figure dirigenziali che grazie a bizzarri e differenti regolamenti (assunzione per concorso e scorrimento di graduatoria) vedranno scambiarsi i ruoli nei rispettivi uffici di competenza da quello di Casoria a Frattamaggiore e viceversa. Un tragitto che le due figure (Magnifico & Raimo) dovranno percorrere più volte al fine di aggirare o rispettare (dipende dai punti di vista) il regolamento. Ma di questo avremo tempo e modo di approfondire nelle prossime ore.

La corsa continua …….

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