Avrebbe dovuto essere un fine settimana tranquillo, gioioso e di relax questo di Ferragosto. Si è tramutato invece in un “movimentato weekend di paura”, almeno stando a quanto si apprende dai social, laddove oramai, la politica, soprattutto quella locale, sembra essersi “armi e bagagli” trasferita. Ma andiamo per ordine.
Una volta c’erano i comunicati stampa che riportavano decisioni prese all’interno dei partiti. Decisioni votate ovviamente in maniera “democratica” e decise a maggioranza dopo eventuali confronti interni. Oggi anche quelle regole, all’ombra della Canapina, sembrano oramai solo sbiaditi ricordi.
Cosa è accaduto? Ufficialmente nulla di strano, o poco più. Ma seguiteci.
I consiglieri Luigi Vitale e Raffaele Parolisi si tesserano “on line” ed entrano nel PD, e lo fanno con una semplice nota protocollata e indirizzata al presidente del consiglio comunale Aniello Di Marzo. Prassi evidentemente consolidata che non prevederebbe alcun passaggio interno o comunicazione preventiva al capogruppo pro tempore.
Raffaele Parolisi membro della quarta commissione pubblica istruzione – sport – arte – cultura – festeggiamenti popolari politiche giovanili, e quinta commissione politiche sociali – finanze – tributi – economato – patrimonio – bilancio, per tutti “Lello”. Consigliere comunale più votato in città alle scorse amministrative, tanto da meritarsi l’appellativo di “Mister 1.200 preferenze”. Parolisi lasciò già il Partito Democartico nel Novembre 2022 per transitare nel gruppo civico Fare Democartico, e oggi rientra nel PD annunciando battaglia insieme a Luigi Vitale membro della terza commissione corso pubblico – viabilità – commercio – annona – trasporti pubblici – attività produttive e sesta commissione ambiente – personale – igiene – sanità – cimitero. Vitale, eletto nella coalizione a sostegno di Francesco Russo, dopo una dichiarazione di passaggio al gruppo “Impegno per Frattamaggiore”, nel maggio dello scorso anno, tornava subito sui suoi passi per andare nel gruppo misto dove resta fino a poche ore fa. Il 12 agosto 2024 (l’altro ieri), anche lui prende on line la tessera del PD e il 13 agosto 2024 (ieri) firma il protocollo indirizzato al presidente Di Marzo e “per conoscenza” ai capogruppo. (Anche a quello del PD).
I misteri del perché, proprio in un periodo festivo come lo è quello ferragostano, quando tutti dovrebbero godersi tranquille giornate al mare o in montagna, ci si affolla invece negli uffici comunali? E perché proprio in queste ore si verificano determinati “riassetti” all’interno del PD? Qualcosa correla i due fenomeni? Forse.
Ad aver causato il fuggi-fuggi dalle spiagge per far ritorno in città, (qualcuno, sembra abbia lasciato perfino mogli e figli sotto l’ombrellone senza preavviso), sembra siano state alcune recenti determine per i festeggiamenti di Ferragosto. Determine oggettivamente “costose ed inusuali” per le modalità e la “lestezza” con cui sono state prodotte. Ma questo sembra attenere apparentemente, più al pettegolezzo che ai veri motivi dell’infoltimento del gruppo del PD che vedrebbero ragioni più fondate in un nuovo tentativo di sostituzione del capogruppo Fabiana Amatucci da poco insediatasi contro le volontà del sindaco Del Prete.
Come se non bastasse, a rendere incandescente questa già di per sé, caldissima estate, ad alimentare sospetti e pettegolezzi, non hanno certo giovato alcune indagini della GdF, passate per competenza, dal locale commissariato di PS alle Fiamme Gialle della Tenenza di Frattamaggiore, né alcune foto pubblicate sui social ritraenti amministratori locali e dirigenti politici brindare con agenti e dirigenti del locale commissariato. Nulla di anomalo sotto il profilo normativo, ci mancherebbe altro, ma sicuramente sconveniente sotto quello etico.
Eloquente e quanto mai significativa nel merito, è la nota del Partito Repubblicano che segue una istanza di accesso agli atti già protocollata nell’aprile dello scorso anno, con la quale si richiedeva ampia documentazione riferita proprio a gare e appalti sospetti da correlarsi ai continui ed incomprensibili cambi di casacche in seno al consiglio comunale. Richiesta, (manco a dirlo) che non ha registrato al momento riscontro alcuno.
Per la cronaca: Mentre nel quartiere di via Rossini sono ricominciati i “furti di case”, diversi sono stati infatti negli ultimi giorni gli episodi di sfondamento degli ingressi da parte della criminalità organizzata. Fenomeno messo in atto al fine di prendere possesso degli immobili temporaneamente inabitati approfittando di vuoti legislativi, palesi connivenze e atavica omertà. Tant’è che “a cantare”, rimane al momento il solo Tony Tammaro la notte di Ferragosto.