Frattamaggiore: L’intervista ad Antonio Lamberti (Fratta al Centro) Debiti fuori bilancio; Il pasticcio dell'avvocatura; I costosi eventi ferragostani e i nuovi assetti in C.C.: Lamberti getta acqua sul fuoco rassicurando i cittadini, ma i dubbi restano.

Un caldissimo luglio si era chiuso con la seduta consiliare del 31. E le premesse per un agosto ancora più caldo c’erano tutte, ma nessuno avrebbe potuto immaginare lo sviluppo di così tanti “incendi” intorno all’amministrazione Del Prete. Vere e proprie tempeste di fuoco politico hanno reso ancor più torrido il clima in città, tant’è che sui social fra pesanti illazioni e risposte piccate, anche chi si trovava sotto l’ombrellone, non ha potuto esimersi dal prestare attenzione a tutto quello che avveniva all’ombra della Canapina.

Abbiamo raggiunto pertanto il consigliere Antonio Lamberti di Fratta al Centro, colui che, forse inconsapevolmente, ha dato fuoco alla miccia col suo intervento durante la seduta consiliare del 31 luglio scorso. Le sue richieste di approfondimento sull’argomento delle presunte mancanze dell’avvocatura dell’Ente rivolte all’esecutivo avevano scatenato la reazione del Presidente del Consiglio che più volte, con espressione attonita, ha ripetuto a voce alta:

“Questo è un imbroglio” In aula assenti le Forze dell’Ordine. A testimoniarlo, solo le immagini dello streaming.

–              Durante l’ultimo consiglio comunale del 31 luglio scorso, col Suo intervento sui debiti fuori bilancio, ha, in un certo qual modo, scoperchiato forse un sistema che ha arrecato non pochi danni in termini economici alle casse comunali, favorendo talvolta interessi di privati e qualche “furbetto”. A ragion veduta, ritiene che questi casi rappresentano un sistematico malcostume consolidato oppure è semplicemente frutto di disorganizzazione e disattenzione dei responsabili di settore? Insomma, secondo Lei, potrebbe esserci dolo?  

Assolutamente non parlerei di dolo. Penso invece che si è sicuramente realizzata un mix di disorganizzazione e di disattenzione, anche certamente per responsabilità politiche generali che vengono da lontano. Non è normale che un’avvocatura civica degna di questo nome può ridursi ad avere un solo avvocato in servizio, anche alla luce di recenti statistiche che ci dicono che ormai il numero degli avvocati in Italia conti il doppio di quello degli idraulici (senza togliere nulla agli idraulici). Credo che tutti i consiglieri comunali debbano riappropriarsi, almeno in questo scorcio di consiliatura, dei poteri di indirizzo, controllo e programmazione, per impedire il ripetersi di quello che è accaduto nella seduta consiliare del 31 luglio scorso.

–              Quali, secondo Lei le soluzioni per evitare “disattenzioni” o eventuali “disorganizzazioni” (qualcuna sospetta “magheggi”), tanto dispendiosi per l’Ente? Tenuto presente che con una delibera datata 2014, l’amministrazione dell’epoca delegava l’ufficio tributi a talune mansioni e che l’avvocatura, come sembra, sia oberata di lavoro, non sarebbe opportuno pensare ad affidamenti esterni?

La domanda è quanto mai pertinente. La determina del 2014 è sicuramente da rivedere facendo in modo che sia solo l’avvocatura, potenziata nel suo numero, e magari prendendo in considerazione anche soluzioni che contemplino affidamenti esterni, ad occuparsi di tutto quello che riguarda gli aspetti legali per fare in modo che l’Ente non risulti più contumace.

–              Lei ricopre il ruolo di Presidente della Commissione Cultura. Potrebbe spiegarci in che modo viene stilato il “Calendario Eventi”, sovvenzionato con i fondi (100 mila euro) di Città Metropolitana? E come mai non erano stati inseriti nel calendario le manifestazioni ferragostane, decise, per altro, in fretta e furia, con una delibera, datata solo pochi giorni prima dell’evento?

– Vede direttore, anche per quanto riguarda la commissione cultura, gli otto componenti hanno poteri limitati all’indirizzo, al controllo e alla programmazione. Certo sarebbe giusto calendarizzare gli eventi all’ interno di questo consesso, che però, probabilmente, è doveroso ammetterlo, potrebbe comportare lungaggini ed imprevisti che metterebbero a rischio i finanziamenti. Quest’anno, nonostante ciò, anche con tempi “ristretti” sono state convocate in commissione le associazioni iscritte all’albo dove si è chiesto di poter presentare delle proposte da poter inserire nel calendario degli eventi finanziati da Città Metropolitana. Proposte che sono regolarmente pervenute e “calenderizzate” e qualcuna è stata anche già realizzata.

–              Il Comune di Frattamaggiore, che ha già incassato lo stanziamento fatto dall’Ente Città Metropolitana, dovrà rendicontare allo stesso Ente le spese sostenute o passerà, come si suol dire, “tutto in cavalleria”, nel senso che come amministrazione non sareste tenuti ad alcuna rendicontazione a Città Metropolitana?

– Non so con l’espressione “tutto in cavalleria” cosa voglia intendere. Posso assicurare però che la rendicontazione avverrà con gli stessi criteri con cui si è programmato. E comunque si tratterebbe in ogni caso, di responsabilità gestionali che nulla hanno a che fare con i poteri della commissione cultura.

–              Il Partito Democratico, che rappresenta la quasi totale maggioranza che regge questa amministrazione, registra un ulteriore incremento delle sue fila. Le “new entry” sono i consiglieri Luigi Vitale e Raffaele Parolisi, meglio conosciuto come “Mister 1.200 preferenze”. Riassetti in seno al consiglio comunale o diatribe circoscritte all’interno del solo P.D.? Cosa cambierà sostanzialmente nella azione amministrativa?

–  I recenti ingressi nel gruppo PD dei consiglieri Vitale e Parolisi non rappresentano affatto una novità. Vitale è stato eletto nel 2020 in un gruppo civico dl opposizione, e sin dall’insediamento dell’amministrazione Del Prete, ha sempre votato gli atti proposti, mentre il consigliere Parolisi è semplicemente tornato alla casa madre. Il gruppo nel quale era risultato il primo eletto con oltre 1000 preferenze. In entrambi i casi si tratta di operazioni tese a costruire nuovi equilibri in seno al gruppo del PD. Operazioni che non inficeranno nella sostanza l’azione amministrativa. Desidero a tal proposito ricordare, che alle prossime elezioni comunali, di cui non si conosce ancora la data, sarà impossibile eleggere sedici consiglieri comunali in un solo partito. E le porte di Fratta al Centro sono aperte a chiunque desideri continuare in un impegno civico fatto di serietà e affidabilità.

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