Amministrazione nelle mani del fiduciario di Cirillo. Sarà candidato a sindaco. Pd muto. Mazza lancia l’allarme e si dimette : “Le forze in campo non sono attente ai problemi dei cittadini che non sono più la priorità”

“…Oramai le forze in campo sono protese alla prossima campagna elettorale e sempre meno attente ai problemi dei cittadini…Impossibile lavorare insieme, sederci allo stesso tavolo se i cittadini a quel tavolo non diventano più la priorità…”.

Con queste parole pesanti come macigni Marco Mazza si è dimesso dalla carica di consigliere comunale. Parole gravissime sulle quali la politica dovrebbe aprire una riflessione e fermare in tempo alcune procedure che destano non poche perplessità come l’ennesima proroga della gara per la raccolta dei rifiuti, alcune autorizzazioni giacenti nell’ufficio tecnico e l’ assunzione di nuovi dipendenti.

Mazza che aveva fatto una scelta politicamente incomprensibile  dando  l’appoggio esterno alla maggioranza, oggi sbatte la porta e denuncia la condotta dell’amministrazione che non persegue più l’interesse collettivo.

D’altronde era da tempo che i provvedimenti della maggioranza apparivano a dir poco anomali, a cominciare da alcune assunzioni. Tutti ricorderanno che l’amministrazione Cirillo decise di attingere da una graduatoria piuttosto che da un’altra scegliendo proprio quella che vedeva tra gli idonei due su tre candidati vicini all’amministrazione: uno che già lavorava al Comune, l’altra coniuge di un candidato del PD.  Rispetto a questa procedura, c’è stata la contestazione del del Dipartimento della Funzione Pubblica.

All’orizzonte vi sono ulteriori assunzioni, stavolta vogliono pescare dalle graduatorie dell’Azienda speciale che gestisce le politiche sociali.  Anche  stavolta  si  tratta  di un’anomalia poiché il regolamento comunale non prevede lo scorrimento delle graduatorie dell’Azienda speciale, per altro quelle dei Comuni hanno la precedenza su tutte le altre. Sicuramente le assunzioni scateneranno non poche polemiche e ricorsi agli organi di controllo. Non si comprende il motivo di tanta insistenza nell’assumere alcuni idonei anziché altri, cioè di scegliere una graduatoria anziché un’altra. Quindi risuonano allarmanti le parole di Marco Mazza: “Le forze in campo sono protese alla prossima campagna elettorale e sempre meno attente ai problemi dei cittadini”.

La maggioranza però resta muta anche rispetto ad un’altra procedura inquietante al limite della legalità soprattutto perché riguarda l’appalto dei rifiuti cioè milioni di euro.

Ancora una volta l’amministrazione guidata dal PD ha deciso di procedere a colpi di proroga. Milioni di euro in proroga quando invece è obbligatorio fare la gara di appalto europea. Un vulnus perché si tratta della seconda proroga. L’Anac, la Prefettura ed il Dipartimento della Funzione pubblica non resteranno inermi davanti all’ennesima procedura a dir poco discutibile. Nemmeno stavolta, il Partito Democratico ha dato segnali di vita, piegato supinamente alle scelte dell’amministrazione.

Un’altra anomalia è senz’altro il ruolo che ha assunto il dipendente Massimo Russo. Si tratta di un architetto assunto ex art. 110 del Testo unico degli Enti locali, cioè con un incarico fiduciario. All’inizio è venuto per gestire l’ufficio urbanistica. Già il fatto che sia stato scelto un uomo di fiducia per gestire un ufficio che rilascia i permessi a costruire sebbene sia una vecchia usanza della politica locale, continua a non garantire alcuna trasparenza nell’azione amministrativa. Poi l’architetto Russo  oltre all’urbanistica ha gestito  per  un  periodo   anche l’ufficio personale, proprio in concomitanza con le assunzioni di due dipendenti vicini all’amministrazione. Quando l’amministrazione si è accorta delle doti  eccezionali  di  Russo gli ha affidato pure le deleghe al commercio, alla Polizia municipale, alle manutenzioni ed all’ecologia. In pratica Russo è il Rocco Siffredi dell’amministrazione. Un superdotato che si fa tutte le deleghe da solo. Un solo dipendente riesce a gestire Urbanistica, Ecologia, Polizia Municipale, Manutenzioni e Commercio. Mezza macchina amministrativa è stata messa nelle mani di un dipendente assunto senza concorso e di fiducia del Sindaco. Settori delicati che prevedono gare di appalto, autorizzazioni ad alberghi e ristoranti. In pratica, il responsabile tuttofare gestirà l’autorizzazione alla costruzione, il rilascio dell’agibilità, i controlli dei Vigili Urbani. Tutto questo ben di Dio nelle mani di un solo dipendente (assunto senza concorso).

Il testo unico parla chiaro: “Mediante contratto a tempo determinato possono essere assunti soggetti in possesso di comprovata esperienza pluriennale e specifica professionalità nelle materie oggetto dell’incarico”. Russo era stato assunto per la sua “comprovata” esprienza nel settore dell’urbanistica. Oggi ha responsabilità di mezza amministrazione.

In realtà, Marco Mazza ha visto giusto perciò se n’è andato. L’amministrazione è protesa alla prossima campagna elettorale. Il carico di potere dato nelle mani dell’uomo di fiducia del Sindaco è una strategia politica. Cirillo sa di non avere una classe dirigente idonea ad esprimere un candidato sindaco credibile. Il Pd è stato ridotto al suo comitato elettorale, dunque prova ad imporre Massimo Russo candidato a sindaco per la sua successione. Gli ha dato in mano l’amministrazione e nessun consigliere di maggioranza ha fiatato. Per questo punterà le sue fiches su Massimo Russo che, nel frattempo, avrà gestito tutti i settori dell’amministrazione, intrattenuto rapporti con grandi gruppi imprenditoriali pronti ad investire sul territorio. Sarà il riferimento dell’amministrazione, quindi avrà le carte in regola per essere il candidato a sindaco.

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