Franco Alfieri, ex capo della segreteria regionale del governatore, meglio conosciuto come “quello delle fritturine di paranza”, è finito in carcere.
L’accusa: Corruzionee Turbativa d’Asta;
Il consigliere regionale di Mondragone Giovanni Zannini è indagato per Corruzione e Concussione e Vincenzo De Luca che ci aveva abituato ai suoi esilaranti monologhi serali, ora tace. Nemmeno una parola di solidarietà verso i suoi fedelissimi caduti in disgrazia. E pensare che l’aveva riservata nanco a Giovanni Toti presidente “dimissionato” della Liguria. «Piena fiducia nell’operato della magistratura e umana vicinanza a lui e ai suoi familiari». Queste le sue parole in occasione dell’arresto del presidente di centro destra della regione Liguria. Neanche un accenno invece adesso. Attori si nasce. E Don Vincenzo, il
governatore, lo nacque. Nel suo consueto monologo del venerdì ha parlato di Palestina, di Iran, di Ucraina, sorvolando sulla guerra in Congo, ma non volutamente. Non una parola invece sul mala are che travolge il suo PD in Campania. Da attore consumato De Luca sa di dover cambiare copione, vestire i panni
dello smemorato o magari quello del pazzo che apostrofa come “imbecilli” i deputati del suo partito, e poco importa se lì in mezzo c’è anche suo figlio eletto nel listino bloccato, che, come da copione, abbozza. In fondo quel posto glielo ha regalato papà. Un padre che non vede altro che il “terzo mandato” e che per il quale è già pronto ad accettare qualsiasi cosa. Dall’Autonomia di differenziata al confitto aperto con Elly Shlein. Sarebbe disposto addirittura a chiedere scusa alla Meloni per averla apostrofata come “stronza”, basta che gli sia assicurato un altro quinquennio a Palazzo Santa Lucia. Insomma, a costo di dover imbarcare anche Martusciello e la Pascale, lui da quella poltrona non schioda. Certo è, che con il vento che è cambiato alle procure (i “Palamara Boys” segnano il passo) e con un Gratteri che va come un Frecciarossa, il rischio di vedersi decimata un’intera coalizione diventa più che serio, anche perché, notizia dell’ultim’ora, ai quartieri spagnoli hanno scoperto che da quando funzionano B&B e Chalet abusivi, non si verificano più furti, scippi e rapine ai turisti. E questo nonostante un instancabile Francesco Emilio Borrelli che con le sue video denunce, le sta tentando tutte per riportare alla “normalità” quella parte di città dove il sindaco Manfredi, avendo forse esaurito le parole, comincia anche lui ad esprimersi attraverso le …. “opere d’arte”. Dopo la Venere degli stracci, regala ai napoletani un’opera dello scomparso Gaetano Pesce. Trattasi di “Un Pulcinella” (dice lui). Molte le espressioni dubbiose in zona Maschio Angioino. Felici e soddisfatte quelle degli organizzatori del Gay Pride Napoli. Sarà – affermano – ogni giorno festa dell’orgoglio. (A.M.)