Come ampiamente anticipato, scoppia la grana dei lavori nanziati con i fondi PNRR, per la riquali cazione del quartiere “Salicelle” perchè non pochi assegnatari hanno realizzato abusi edilizi che non sono stati rimossi. Già l’anno scorso era emerso il problema in Consiglio Comunale, poi lo stesso argomento è stato discusso qualche mese fa. Oggi si scopre che i lavori sono cominciati, ma gli abusi non rimossi ancora.
Da una foto pubblicata su Facebook dal consigliere Gennaro Giustino e da sue dichiarazioni si apprende che l’impresa vincitrice dell’appalto abbia iniziato i lavori di riquali cazione senza rimuovere gli abusi consumati in quelle palazzine. L’amministrazione ha appaltato all’impresa che dovrà svolgere i lavori nanziati col PNRR anche della rimozione degli abusi, però le somme in più saranno sostenute con fondi del Comune.
In pratica, gli assegnatari degli alloggi nelle Salicelle hanno realizzato gli abusi e tutti gli afragolesi pagheranno per rimuoverli a nché si potesse riquali care il quartiere.
Non solo gli abitanti del quartiere si vedranno riquali cati gli immobili, ma, per ora, non pagheranno nulla per la rimozione degli abusi.
Giustino pone l’attenzione sul fatto che l’amministrazione Pannone abbia inviato delle di de indirizzate ai legittimi assegnatari e agli occupanti degli alloggi del quartiere “Salicelle”, intimando l’eliminazione degli abusi edilizi realizzati. Fornendo, tra l’altro, ai cittadini un termine di 15 giorni. Si tratta di circa 350 missive noti cate.
“Quello che Pannone non ha scritto nella missiva – scrive il consigliere del movimento “A viso Aperto” – è avvisare gli assegnatari delle case che se entro i 15 giorni concessi non eliminano gli abusi edilizi, la legge prevede la decadenza dell’assegnazione. Insomma, non li ha avvertiti che in assenza di ripristino dello stato dei luoghi, i legittimi assegnatari perderanno la casa. E se per gli occupanti abusivi non è un problema perché erano, sono e, anche nel caso della mancata rimozione degli abusi, resteranno abusivi, per i legittimi assegnatari la decadenza resta un danno forte. Ed è assurdo che nelle lettere inviate dal Municipio non ci sia alcun riferimento a questa certezza prevista dalla legge”
La chiosa di Gennaro Giustino è un appello alle forze sane della città senza distinzione ideologica nonché alle Istituzioni sovraordinate chiaramente al Governo ed
alla Prefettura di mettere ne a quello che de nisce: “Un sistema perverso che ha messo le mani su ogni porzione di territorio. Non ci sono anticorpi e la lotta alla corruzione e al mala are è ormai delegata solo ai magistrati. I consiglieri, il sindaco, gli assessori, i dirigenti comunali, guardano, sanno, conoscono, determinano, creano le condizioni per questo contesto deviato e restano in silenzio sperando di cavarsela su ogni argomento, in ogni settore, giorno dopo giorno, appro ttando anche della s ducia dei cittadini verso l’amministrazione e la politica in generale”.