FRATTAMAGGIORE. Consiglio Comunale: che spettacolo! Pasquale Aveta tenta di dare la sveglia a maggioranza e opposizione. Il Sindaco minaccia querele e l’assemblea silente, sbadiglia. Intanto sul caso “Consorzio Cimiteriale” indaga la Guardia di Finanza.

Avrebbe dovuto essere una delle tante noiose sedute di consiglio comunale quella dello scorso martedì 22 ottobre. E le premesse c’erano tutte, tanto più che all’ordine del giorno, l’argomento monotematico risultava essere l’approvazione dei debiti fuori bilancio. Insomma, tutto lasciava presagire il solito mesto spettacolo dove dopo ogni punto elencato dal presidente Di Marzo, tutti, o quasi, si accodavano al si del primo cittadino. E tutto sarebbe “filato liscio” se il consigliere di opposizione Pasquale Aveta non avesse fatto, appunto, opposizione. A tener banco stavolta è la vicenda che in settimana tanto ha fatto discutere in città. L’utilizzo di bollettini postali artatamente contraffatti utilizzati come prova di pagamento per oneri da corrispondere al Consorzio cimiteriale di Frattamaggiore. Vicenda su cui sta indagando la Guardia di Finanza, e sulla quale, sembra voler gettare acqua sul fuoco l’uomo dalle mille deleghe, il segretario generale, nonché Garante per la trasparenza; Componente del Consorzio Cimiteriale e dell’Ambito 17, Dr. Pietro Dragone che interpellato in seduta di consiglio comunale ribadisce testualmente: “In merito all’informazione (leggasi stampa), francamente, resto un attimo basito. L’assemblea dei sindaci del Consorzio ha fatto una delibera, scaricata un minuto fa dall’albo pretorio, nella quale si dava notizia dell’attività in essere. Trattasi di una normale attività di controllo che si avvale di un metodo più sicuro del tradizionale riscontro dei bollettini di pagamento attraverso gli estratti conto. I bilanci del Consorzio sono “sanissimi” e quindi fuori discussione; I responsabili e i revisori hanno verificato ed è tutto in regola. Stiamo solo verificando la veridicità di alcune attestazioni di pagamento.

Verrebbe da chiedersi, a questo punto, che tipo di “anomalie” sono state riscontrate per arrivare a denunciare alla Guardia di Finanza talune “irregolarità”? E se i bilanci sono realmente “sanissimi” e “corretti”, vuol dire che non c’è stato nessun ammanco e quindi, per quale motivo si sarebbero prodotti dei “falsi bollettini”, così come sembra essere accaduto? Anche qui, come per altri inquietanti episodi avvenuti in seno a questa amministrazione (vedi caso Carpe Diem, firme e timbri falsi), bisognerà aspettare i tempi biblici di inquirenti e magistratura oberati entrambi di lavoro.

Dopo il voto contrario scontato al bilancio consolidato da parte di Liberiamo Fratta, e non poteva essere diversamente, poiché votare un bilancio con una situazione che vede diverse indagini da parte degli organi inquirenti sarebbe o da folli, o da narcotizzati, la seduta si scalda particolarmente quando il consigliere Aveta prova a rigirare il coltello nella piaga tirando in ballo una maggioranza sospettosamente silente. Quasi dormiente che si limita ad esprimere i propri si fra uno sbadiglio e l’altro. Qualcuno però, non assopito del tutto, non ha retto alle punzecchiature. Il “fumantino” consigliere Giovanni Pezzullo ingaggia così una animata discussione che per poco non sfocia nell’alterco. Volano accuse reciproche. E si va dal voto di scambio all’uso improprio delle stanze degli uffici comunali. Quanto mai provvidenziale è stato l’intervento del presidente Aniello Di Marzo che ha sospeso la seduta. Una volta che gli animi si sono rasserenati, la seduta riprende senza altri colpi di scena, ma con un episodio che non passa inosservato ai più. Il consigliere Enzo Pellino chiede e ottiene una inversione del punto 5 all’ordine del giorno ponendo questo in fondo alla scaletta. Tutti sapevano che quel punto non doveva essere discusso. Trattative ancora in corso? Questione spinosa che avrebbe minato ancora di più la credibilità dell’amministrazione Del Prete? La conferma arriva col fuggi-fuggi generale della maggioranza che fa mancare il numero legale. Seduta sciolta e tutti a casa. Lettori ed elettori dovranno purtroppo ancora attendere le risposte ai troppi quesiti ai quali nessuno intende rispondere. Ultima, ma solo in ordine di tempo, l’assessore Agnese Caserta che per una serie di fortuiti contrattempi, (prima perde il proprio smartphone nella vasca da bagno, e poi gli viene “consigliato” di non rilasciare interviste) sul controverso caso “mensa scolastica”. Unica nota positiva che arriva dal Partito Democratico la apprendiamo dal segretario cittadino Andrea Saviano che comunica alla città il doposcuola gratuito per tutti. Una iniziativa fortemente voluta dall’assessore Pasquale Gargiulo al quale va il plauso della redazione e il ringraziamento dell’utenza.

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