“I progetti dei lavori PNRR erano tutti sbagliati”. La Torre poteva crollare Il Prefetto Dispenza, commissario straordinario di Caivano, rivela la verità.

Il Prefetto Filippo Dispenza, coordinatore della Commissione straordinaria, in una intervista al giornalista Francesco Celiento, ha smontato la propaganda dell’amministrazione  Falco anche sui progetti PNRR.

Il Prefetto è arrivato a Caivano, insieme ai colleghi commissari in una situazione apocalittica. L’amministrazione era stata sciolta, la camorra era infiltrata, non funzionava nulla e la città era sbandata. Piano piano la Commissione sta rimettendo ordine e riportando legalità nella macchina amministrativa.

Caivano  ha  bisogno  di  parole di verità rispetto alla propaganda ed alla maldicenza proveniente dalla classe politica sciolta per camorra. Le parole del Prefetto hanno disgregato i grandi meriti rivendicati dall’amministrazione Falco.

Tralasciando per quanto è possibile, la vergognosa pagina delle collusioni tra amministrazione e camorra, il Prefetto ha spiegato i motivi della presunta “lentezza” dei lavori finanziati con il PNRR.

I lavori vanno a rilento – ha dichiarato il Commissario Prefettizio – perché i tecnici ci hanno detto che erano completamente sbagliati e grazie al comitato di monitoraggio del ministero dell’Interno  li stiamo rivendendo tutti. Alcuni li abbiamo già rivisti e lì e abbiamo rimesso ordine a livello giuridico formale e tecnico per finalmente realizzare questi progetti previsti”.

L’amministrazione di Enzo Falco aveva sbagliato tutti i progetti.

La paventata competenza era un fumogeno. Stavano per fare ulteriori gravissimi danni. Persino la storica torre comunale avrebbe rischiato di crollare dopo centinaia di anni.

Innanzi a queste parole, risuonano invece quelle di quanti nel Pd ed altrove ha criticato la demolizione del teatro mettendo in dubbio che vi erano infiltrazioni.

Ecco smentiti i soloni di centrosinistra. Nelle loro mani Caivano stava per perdere per sempre la Torre comunale. Infatti il Prefetto ha evidenziato: “Per quanto riguarda la torre comunale si è scoperto che c’era un difetto progettuale rispetto alla  staticità. Per quanto riguarda l’ex campo Faraone c’era una parte del progetto fondamentale totalmente sbagliata anche per quanto gli aspetti tecnici e così anche per quanto riguarda gli altri gli altri PNRR che abbiamo dovuto rivedere grazie all’aiuto del comitato di monitoraggio che ci ha messo a disposizione il Ministro dell’Interno”.

Tutti ricordano che persino sulla gara di appalto dei rifiuti vi era stata l’ingerenza dei clan. L’amministrazione voleva costituire una nuova Igica cioè una società comunale per raccogliere i rifiuti. Si può immaginare cosa sarebbe accaduto. Per fortuna, la minoranza consiliare ha sciolto prima, poi a suggellare la cacciata dell’amministrazione peggiore della storia sono arrivate Procura e Prefettura.

Anche sulla gara di appalto per la raccolta dei rifiuti c’erano criticità: “Abbiamo dovuto riprenderla interamente e stiamo operando con l’autorità nazionale anticorruzione e con la città metropolitana di Roma che fungerà da RUP. Abbiamo realizzato tantissimi progetti presenteremo presto la relazione annuale che andrà al Parlamento. Quindi abbiamo operato su basi concrete su basi serie per riportare ordine amministrativo e giuridico nell’amministrazione comunale. Tutto quello che faremo, sarà per i cittadini di Caivano”.

Non c’è da aggiungere altro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

RSS
Follow by Email
Telegram
WhatsApp