Frattamaggiore: Ristrutturare non è “cementificare”. Il consigliere Giovanni Pezzullo chiarisce i problemi e i bisogni di una città di servizi

Riceviamo e Pubblichiamo

Premesso che il mio scritto non vuole giustificare niente e nessuno ma ha solo l’intento di portare il contributo ad una discussione che “tiene banco in città” e a mio avviso porta a fare diagnosi errate che causano la morte del paziente.

Provo a spiegare al meglio alcuni concetti per i sostenitori dell’equazione + cemento = + traffico e caos

Nessuno vuole negare la fervida attività edilizia presente da sempre a Frattamaggiore che certamente ha contribuito in alcune zone allo stravolgimento delle caratteristiche storiche del tessuto urbano, per effetto di una legge regionale troppo permissiva, sottolineo regionale e non comunale, il cosiddetto “piano casa”.

Ma rispetto al problema della cosiddetta “cementificazione frattese” è d’uopo evidenziare quanto segue

si può parlare di cementificazione quando suoli liberi vengono edificati e non certamente quando si abbatte e ricostruisce su aree già completamente cementificate, anzi questa seconda modalità viene considerata una strategia del Green Deal per combattere il consumo e l’impermeabilizzazione del suolo.

Su Frattamaggiore circolano circa  100.000 auto al giorno (dato ricavato dal “Tom Tom Traffic” Index), mentre la popolazione è di solo 29.000 abitanti, il tutto determinato dalla presenza di  innumerevoli servizi anche a carattere sovracomunale (scuole, ospedale, stazione, banche, giudice di pace, Asl, azienda speciale ambito 17, zona industriale , cimitero consortile, caserme Polizia , Carabinieri e Guardia di finanza bar, ristoranti, locali commerciali vari, uscita asse mediano  e tanto altro..) che la nostra città offre nonostante il suo limitato territorio di soli 5 kmq.

Ergo per risolvere i problemi dobbiamo essere disposti a perdere i summenzionati servizi.

Riporto alcuni dati per suffragare la mia analisi: Densità abitativa di Cardito: 6.618 ab/km Densità abitativa di Frattaminore 7.553 Densità abitativa di #Frattamaggiore: 5.355 ab/km Cardito e Frattaminore hanno più abitanti per ogni kmq e quindi più cementificate ma non vivono gli stessi problemi di Frattamaggiore, appunto perché non offrono gli stessi servizi nel loro territorio alla stregua di Fratta.

Molte case sono ancora in costruzione e quindi non ci sono persone che le abitano, ma ad oggi le auto già circolano in città generando traffico e smog, basta citare alcuni numeri: auto in città pari a 100.000 al giorno e popolazione di Frattamaggiore in decremento passata da 38.000 suo massimo storico ai 29.000 attuali.

Nella zona di via F.A Giordano sono state edificate centinaia di nuove case in cooperative edilizie, cementificando aree libere, ma nonostante l’apertura di nuovi assi viari, gli ingorghi di traffico si creano ugualmente e solo nelle ore di ingresso e uscita dalle due scuole ivi presenti, ovvero Liceo Miranda e scuola media Massimo Stanzione. Nelle restanti ore della giornata, calma piatta, la zona è completamente libera dal traffico. Ergo il servizio presente crea traffico e caos.

La popolazione scolastica frattese (tra alunni, docenti e personale amministrativo) è pari a circa 10.000 persone, rapportata a 29.000 abitanti ci mostra quante auto dai paesi viciniori invadono ogni giorno Frattamaggiore e solo per usufruire dei servizi offerti dalle nostre scuole.

𝐈𝐧 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐥𝐮𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 è necessario prendere atto che Frattamaggiore è una città di #servizi e p𝐞𝐫 𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨𝐫𝐚𝐫n𝐞 la 𝐯𝐢𝐯𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐛𝐢𝐬𝐨𝐠𝐧𝐚 𝐢𝐧𝐜𝐢𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐬𝐮𝐢 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐢𝐳𝐢 𝐨𝐯𝐯𝐞𝐫𝐨 𝐫𝐢𝐝𝐮𝐫𝐧𝐞 𝐚𝐥𝐜𝐮𝐧𝐢 𝐞 𝐜𝐫𝐞𝐚𝐫𝐧𝐞 𝐚𝐥𝐭𝐫i, 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐩𝐚𝐫𝐜𝐡𝐞𝐠𝐠𝐢 𝐞 𝐚𝐫e𝐞 𝐯𝐞𝐫𝐝𝐢, sostenendo contemporaneamente lo sviluppo della mobilità attiva (pedonale e ciclabile).

Io ad esempio mi muovo in bici …

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