Caivano. Mattarella in città: solo Antonio Angelino ringrazia il Presidente. Sinistra, Pd ed altri partiti colpevolmente muti

La visita privata del Presidente della Repubblica a CAivano avrebbe dovuto raccogliere entusiasmi di usi, orgoglio ed applausi. Essendo stata una visita, non annunciata, la città ha saputo della notizia dai mass media locali e nazionali.

La comunità è abituata alla presenza di membri del Governo e delle alte cariche dello Stato, ma l’arrivo del Presidente della Repubblica è un avvenimento straordinario e di grande significato. Rivolgendosi ai fedeli che lo hanno accolto calorosamente, il Presidente Mattarella ha lasciato il suo messaggio: “Colgo l’invito di Don Maurizio Patriciello per ringraziarlo per l’opera che presta e ringraziarvi per questa magnifica celebrazione, per fare gli auguri più grandi alla comunità di Caivano. Gli auguri che rivolgo non sono solo per l’anno appena cominciato ma per il futuro particolarmente dei bambini e dei ragazzi perché su di loro sono le speranze che la comunità di Caivano detiene, ha a cuore. Sono queste le esigenze che avvertiamo: il futuro dei ragazzi e dei bambini, garantire loro un futuro sereno, di lavoro, di impegno, di crescita, di benessere, di cultura e impegno professionale. Questo l’augurio che rivolgo a tutta comunità, gli auguri per questo 2025 appena cominciato e per il futuro dei ragazzi e dei bambini”.

Il Presidente è stato accompagnato dal Prefetto di Napoli, Michele Di Bari, che ha dichiarato: “L’iniziativa del presidente della Repubblica, che ringrazio di cuore per la sua visita, è un segnale importantissimo. È lo Stato che qui si è fatto presente attraverso il Presidente ed è bello sentirci tutti come comunità. La comunità vive di leggi, di legalità non di soprusi o prepotenze – ha aggiunto – vive delle leggi dello Stato“.

La Premier Giorgia Meloni, a sua volta, ha ringraziato Il Capo dello Stato: “La visita del Presidente Mattarella al Parco Verde a Caivano è il segno tangibile della vicinanza e del sostegno dello Stato a don Maurizio Patriciello, dal cui appello, nell’agosto 2023, ha preso le mosse la rinascita civile di quel territorio. Dopo poco più di un anno il centro sportivo, i luoghi di formazione e di cultura e le ripristinate buone prassi di amministrazione hanno ridato ducia e speranza ai cittadini onesti. Un percorso di rinascita che sta camminando sull’impegno e sulla buona volontà delle famiglie, delle associazioni, delle realtà locali e delle imprese del territorio che non si sono mai arrese al degrado e all’illegalità. Il Governo prosegue con determinazione e costanza il suo impegno, puntando ora sulla riquali cazione degli alloggi popolari, di recente sgomberati dai soggetti condannati per reati di camorra che li occupavano abusivamente. Grazie ancora a don Maurizio e al Presidente Mattarella”. Non v’è un solo quotidiano nazionale che non abbia colto il segnale di solidarietà del Presidente della Repubblica a Don Maurizio e l’attenzione per Caivano. Eppure in città sembra che la cosa sia passata sotto traccia, manco fosse venuto un assessore di Cardito. I partiti politici di Caivano non hanno scritto un rigo per ringraziare il Presidente della Repubblica. Solo Antonio Angelino, il leader della coalizione civica “Caivano Conta”, si è pubblicamente espresso. D’altronde, Angelino che è stato tra i firmatari per lo scioglimento dell’amministrazione collusa con la criminalità, è anche l’unico politico che, in campagna elettorale, gridava dai palchi di non volere i voti della camorra. Anzi fu determinato nel lasciare fuori dalla sua coalizione soggetti e liste che poi si sono rivelate collusi e conniventi con la criminalità locale. Invece, la vecchia classe dirigente e gli avversari di Angelino  raccolsero i voti determinanti per la vittoria anche nelle fila della malavita locale. Poi tutti sanno com’è finita.

Antonio Angelino ha colto il senso e l’importanza della visita del Capo dello Stato: “Ho appreso con grande e commossa meraviglia la notizia che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, abbia voluto impegnare alcune ore del suo soggiorno a Napoli, venendo in visita privata a Caivano, nella Parrocchia di San Paolo, per la consueta celebrazione della Messa di Don Maurizio Patriciello alla presenza del Prefetto di Napoli. – ha scritto sui social il giovane leader di “Caivano Conta”. Il Presidente Mattarella ha ringraziato Don Maurizio per l’opera che presta ed ha fatto gli auguri alla comunità di Caivano, particolarmente per il futuro dei bambini e dei ragazzi perché su di loro sono le speranze che la comunità di Caivano ha a cuore. Le sue parole e la sua visita aprono l’anno nuovo con la certezza che Caivano non è più la città abbandonata ed ostaggio del giogo delle collusioni e delle diverse forme di criminalità. Le parole di Mattarella e la Sua visita di oggi, come sempre, ci spronano all’impegno civile per la rinascita della nostra comunità.Il Capo dello Stato ha così segnato il solco da seguire d’ora in avanti, a diversi livelli: con provvedimenti legislativi e con il costante controllo, ma anche a livello locale nel nostro piccolo, con politiche concrete per costruire una nuova realtà per la nostra città.Al Presidente Mattarella va il vivo ringraziamento per la sua visita, che sebbene sia stata privata, rappresenta il più importante segnale di vicinanza alla città da parte delle Istituzioni. Viva il Presidente della Repubblica. Viva Caivano”. A latere, la visita di Mattarella dimostra anche il decesso dei partiti politici caivanesi qualora vi fosse ancora qualche dubbio. Anzi, i rappresentanti dei partiti locali col proprio silenzio si pongono dalla parte dei disonesti piuttosto che dello Stato rappresentato dal Presidente della Repubblica.bSe fossero stati dalla parte della legalità avrebbero dato un segnale almeno rispetto alla visita del Presidente della Repubblica Italiana. Nessuno si aspettava che i vecchi amministratori rilasciassero qualche dichiarazione perché non sono credibili e devono solo vergognarsi. Al massimo dovrebbero fare dichiarazioni davanti ai magistrati. Nemmeno ci si aspettava nulla dal partito di Renzi, Italia viva, che è diviso tra gente in carcere, imputata e sotto inchiesta. Ci si aspettava però due righe di ringraziamento dalla segreteria del Partito Democratico, dalla sinistra locale, ma anche da Forza Italia, dal locale partito di Fratelli d’Italia e dai cinque stelle. Arriva il Presidente della Repubblica ed il Pd non batte un colpo. D’altronde non ha rilasciato alcuna dichiarazione sugli sgomberi. Non ha detto nulla sull’amministrazione sciolta per camorra, sebbene in qualche modo coinvolto. C’è una segreteria, ma è muta. E’ in imbarazzo, ma è anche imbarazzante, anche nella segreteria provinciale del Pd se ne fregano. Gli altri partiti nemmeno esistono. Per ora c’è solo il gruppo civico guidato da Antonio Angelino, poi il deserto politico.

 

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