Non bastava il deputato Sarracino del Pd, lo ha seguito a ruota il “nostro” onorevole Pasquale Penza che pure ha interrogato il Governo sempre sulla gestione del centro sportivo “Pino Daniele” e sempre per la questione, già trattata, delle agevolazioni ai bambini meno abbienti.
Al deputato locale dei cinquestelle, Pasquale Penza, si potrebbe obiettare semplicemente che i bambini non accolti nel centro sportivo continueranno a frequentare tutti centri, i luoghi, gli spazi attrezzati che lui, insieme alla sua ex maggioranza, ha messo a disposizione.
Ma siccome non hanno fatto nulla, i bambini non potrebbero andare da nessuna parte.
Quando i cinquestelle governavano l’Italia e pure Caivano, i bambini poveri non c’erano?
Per fortuna, con il costo basso delle rette e con la nuova possibilità di azionare i voucher regionali, ancora altri bambini potranno frequentare il centro “Pino Daniele”. Infatti, dopo le polemiche strumentali, in Regione si sono accorti dell’errore. Il loro regolamento non prevedeva la possibilità che la Società “Sport e Salute” con sede a Roma potesse accettare i voucher. Era stata chiesta la deroga alla regione guidata da De Luca e dal centrosinistra, ma non era arrivata. Poi, messa alle strette, la Regione ha accolto la richiesta della dirigenza del “Pino Daniele”.
Ora Pd, cinquestelle e sinistra troveranno qualche altro pretesto per fare polemica, d’altronde devono preparare la campagna elettorale ed uscire dall’angolo delle loro pesanti responsabilità.
Intanto stanno cominciando le manovre. L’uscita pubblica del Pd è il primo passo per presentarsi col proprio candidato a sindaco che dovrebbe essere Mimmo Semplice perché è l’unico che può tentare di mettere insieme una lista con 24 candidati. Certo non sarà una lista vincente, stavolta mancano tanti candidati con consensi a tre cifre.
I cinquestelle potrebbero allearsi col Pd, se il candidato a sindaco non fosse Semplice. Ad ogni modo, non faranno una lista competitiva perchè anche gli ex grillini hanno perso pezzi e consensi. Fuori dal Pd, pure i superstiti ex di Italia Viva , cioè i pochi senza problemi giudiziari,
stanno tentando di mettere insieme qualcosa per prendere parte alle elezioni, ma sotto false spoglie.
La sinistra di Enzo Falco era già debolissima, il sindaco uscente è pure incandidabile. Forse la sinistra entrerà in un’unica lista col Pd.
In realtà, comporre le liste sarà per tutti un vero problema. Dovranno trovare soggetti che vogliono esporsi in liste o con soggetti che hanno il marchio di fabbrica del fallimento e dello scioglimento per camorra. Tra l’altro con zero possibilità di vincere le elezioni e meno di zero di essere eletti perché le liste saranno fatte su misura dei prestanome che i vecchi marpioni tenteranno di mandare in Consiglio.
Dal centrodestra non emerge nulla e non c’è all’orizzonte un progetto politico autorevole, né un candidato a sindaco del calibro di Monopoli o di Papaccioli, che furono capaci di trainare consensi. Usciranno le liste, ma solo per testimoniare la presenza.