Tanto tuonò che piovve. E sotto un incessante pioggia di malcontento, critiche e fratture mai sanate, il Partito Democratico a Frattamaggiore comincia a sfaldarsi anche a livello dirigenziale dopo le evidenti frantumazioni di un gruppo consiliare che mai, sostanzialmente, ha dato segni di solidità.
Porta la data di venerdì 11 aprile (ore 20.53) la mail del vice coordinatore cittadino del partito della Shlein Sossio Farina, avente per oggetto le dimissioni dello stesso Farina, inviata al coordinatore cittadino Andrea Saviano e contestualmente al Segretario Metropolitano del PD Avv. Giuseppe Annunziata.
Una decisione sicuramente sofferta per chi ha dato tanto al partito, e non da oggi, ma che non poteva procrastinarsi oltre, considerata la situazione divenuta oramai insostenibile. Una scelta meditata da tempo, difatti, la data riportata è quella del 2 aprile ma spedita l’11.
Di seguito la missiva dove Farina spiega con dovizia di particolari i motivi della sua scelta alla quale, nei prossimi giorni, non si esclude possa mettersi in moto un vero e proprio “effetto domino”.
Al Coordinatore Circolo Pd Frattamaggiore
Sig. Andrea Saviano
Al Segreta rio metropolitano PD di Napoli
Avv. Giuseppe Annunziata
OGGETIO: Dimissioni dalla carica di vicecoordinatore PD Frattamaggiore
Ho deciso di rassegnare le dimissioni dalla carica di vicecoordinatore del circolo. È una decisione che ho maturato negli ultimi giorni ma che è la conseguenza di uno stato di disagio che provavo da tempo.
È il gesto di un dirigente e di un militante politico che vive con delusione e insofferenza lo stato comatoso in cui versa il nostro partito a Frattamaggiore.
Devo constatare l’assenza di qualsiasi spazio di agibilità all’interno di quella che non è più una comunità politica. Siamo difronte ad un partito gestito in maniera personalistica dal capo dell’amministrazione, che ne ha voluto affidare la guida al proprio capo-staff. Non c’è più la minima traccia di qualsiasi parvenza di discussione e dibattito interno, non si ha più nemmeno il ricordo di una riunione degli organismi dirigenti o degli iscritti per discutere una questione politica o amministrativa.
Si è ritenuto superfluo perfino avviare la campagna di tesseramento, l’unico obiettivo sembra essere quello di tacitare chiunque possa avanzare una critica o un semplice distinguo sull’operato dell’amministrazione.
La recente vicenda dell’approvazione in consiglio comunale del Bilancio di Previsione è stata d’altra parte emblematica . Si è deciso di escludere il Partito per l’ennesima volta da qualsiasi discussione preliminare alimentando e decretando il definitivo scollamento con il gruppo consiliare. L’incapacità di elaborare una linea politica condivisa, di fronte alle criticità emerse nella fase di redazione del bilancio, non potevano che determinare divisioni e diversità di posizionamento tra inostri consiglieri all’atto della votazione in aula.
È apparsa evidente l’assenza di una leadership politica capace di operare la necessaria sintesi.
Così come è apparsa evidente la mancanza di un luogo di discussione politica, che faccia da corpo intermedio, tra gli interessi legittimi e le aspettative delle istanze sociali della nostra città e il livello istituzionale.
L’assenza di una visione di città ha determinato una serie inevitabile di disastrose conseguenze sul tessuto urbano e sociale. Abbattimenti e ricostruzioni si sono susseguiti negli ultimi anni in una spirale ininterrotta che ha finito per rispondere solo a logiche speculative sottraendo spazi alle esigenze della vivibilità cittadina.
D’altra parte l’inconsistenza completa del partito si è manifestata in maniera drammatica sulla politica urbanistica. È da anni che il partito non discute dell’ineludibile necessità dell’approvazione di un nuovo Piano Urbanistico Comunale che dovrebbe costituire un’occasione di apertura e confronto con la città. Non si è voluto promuovere una discussione pubblica, con il coinvolgimento del gruppo consiliare e delle forze sociali più attive, sugli strumenti più idonei regolare le attività di edificazione e trasformazione urbana e territoriale.
Il fallimento della politica urbanistica non poteva che avere ripercussioni sulla viabilità, sempre più caotica e incontrollabile, in una città come la nostra, che fa della vocazione commerciale il proprio asse strategico.
Soprattutto nei fine settimana si avverte la necessità di un più efficace controllo del territorio al fine di garantire la tranquillità e la sicurezza dei nostri concittadini che non può essere sacrificata alle esigenze legittime dei tanti nostri operatori commercia li e al bisogno di socialità dei tanti giovani che affollano le nostre strade cittadine.
Un partito debole e inerme, incapace dì qualsiasi iniziativa politica, silente su temi di grande rilevanza pubblica come la legalità, la sicurezza, le politiche sociali, gestito per interposta persona da un fiduciario del capo dell’amministrazione, appare destinato ad un inevitabile disfacimento.
La politica può avere una funzione solo se cerca fino alla fine, anche faticosamente, dì dare una risposta ai bisogni concreti delle persone, diversamente si riduce ad un puro gioco di potere, in cui premiando logiche dì fedeltà ed appartenenza personale, ognuno persegue solo i propri interessi particolari.
Non posso esimermi dal constatare e denunciare la situazione dì totale disfacimento politico che ho descritto e dissociarmi, con l’atto delle dimissioni,da scelte che non condivido e che giudico politicamente fallimentari.
Frattamaggiore, 02 aprile 2025 Il Vicecoordinatore lng. Sossìo Farina