CAIVANO. Scende in campo la “Bella gioventù” che l’ex sindaco di sinistra, Enzo Falco, non vuole vedere Caivano. L'ex primo cittadino sciolto per camorra si assolve e parla ancora, ma non ricorda e non chiarisce

Torna a parlare, l’ex sindaco Enzo Falco mandato a casa da tredici consiglieri comunali, poi sciolto per camorra ed in ne dichiarato incandidabile. Uno con questo curriculum dovrebbe chiedere scusa alla cittadinanza per non essere riuscito a realizzare il suo slogan: “ritrovare l’orgoglio di essere caivanesi”.

Più che orgoglio, l’ultima amministrazione ha coperto di vergogna una città che già aveva un sacco di problemi. Invece come se niente fosse accaduto, l’ex sindaco ritorna a parlare. E’ un suo diritto, ma almeno ritrovasse la memoria. Si fa intervistare e si autoassolve da tutti i peccati così come aveva fatto il Partito democratico.

Insomma, c’è stata un’amministrazione sciolta, gli appalti erano condizionati ai clan, un assessore ed un consigliere comunale sono stati condannati, un segretario di partito imputato, un altro assessore sotto processo, ma nessuno è responsabile politico.

Nessuno sapeva nulla.
Non si legge nelle parole di Enzo Falco nessuna assunzione di responsabilità.
Le giuste domande non gli sono state poste. Per esempio, non sono chiari i motivi della sua insistenza nel lasciare in giunta l’assessore Peluso (sostituito solo alla ne).
Ci si chiede perché incontrò l’assessore Peluso in un bar ad Aversa per informarlo che i Carabinieri avevano chiesto di lui. E perché non lo comunicò ai consiglieri comunali.
Ci si chiede perché innanzi al pericolo di scioglimento, carpito anche dal vicesindaco Tonia Antonelli, non abbia revocato la giunta. Ed ancora, si dovrebbe sapere perché l’ex sindaco ha candidato parte della classe dirigente già sciolta per camorra. Lui che dice di essere di sinistra, perché ha imbarcato molti saltimbanchi che sono passati da un’amministrazione di destra ad una di sinistra.
All’ex sindaco sfuggivano molte cose, infatti ha dichiarato: “E’ chiaro che negli ultimi 16 anni è stato sdoganato un ceto politico scadente, frutto anche della diserzione della cosiddetta “elite” che preferisce disimpegnarsi dalla partecipazione attiva alla politica, salvo poi a lamentarsi che le cose non vanno bene. E’ il frutto ovviamente anche della crisi dei partiti politici che non riescono più a fare una corretta selezione delle proprie rappresentanze…. Quando parlo di èlite faccio riferimento alla parte migliore di una Comunità, laureati, professionisti, ma anche artigiani, operai e contadini che hanno a cuore le sorti della propria città, che non si rifugiano sull’Aventino ….”.

Ha ragione sul fatto che è stato sdoganato il peggiore ceto politico.
Ha torto quando dimentica che molti “sdoganati” erano pure nelle sue liste.

Ha torto marcio quando dice che le “elite” non sono scese in campo.
Non si è accorto che nel 2020, era in campo una nuova coalizione civica.

Non ricorda che i giovani furono sconfitti alle elezioni dalla sua classe dirigente composta di vecchi arnesi della politica locale, gente sciolta per in ltrazione e soggetti culturalmente inadeguati.

L’elite di cui parla l’ex sindaco era rappresentata dalla compagine civica guidata da Antonio Angelino. I laureati e professionisti di cui parla Enzo Falco erano in campo, ma lui non li ha visti.

Alle prossime elezioni saranno di nuovo in campo, ancora più determinati.
Sono la buona immagine che potrà finalmente riscattare Caivano.

A tal proposito, proprio per dimostrare all’ex Sindaco che si trattava della migliore espressione politica della comunità, si possono elencare alcuni protagonisti della compagine civica che tornerà a chiedere la ducia dei cittadini.

La lista di Caivano Conta è rappresentata dai due coordinatori: il dott. Pasquale Licito è un commercialista, imprenditore, l’architetto Palmiero Martina manager nella Open Fiber. Poi vi sono i consiglieri comunali che sono stati già eletti Imma Grande è un avvocato, dopo esperienze lavorative nel nord Italia, è rientrata anche per gestire l’azienda di famiglia a Caivano. Emanuele Scuotto è laureato in economia aziendale e lavora in un impresa farmaceutica, Orsella Russo è un avvocato e consulente della Regione Campania.

E’ diventato coordinatore di Azione e sostiene la candidatura di Antonio Angelino, l’avv. Luigi Esposito con studio legale in città ed esperienza nel gruppo parlamentare.

Fanno parte del gruppo Giuseppe Grande ingegnere, Mario Setola avvocato, furono candidati anche Diana Bellastella avvocato, Imma Chinese insegnante, Carmine Caso medico oncologo, Ester Catalano insegnante e ricercatrice universitaria, Giuseppe Russo funzionario delle Ferrovie dello Stato, Giuseppe Leodato imprenditore fondatore di “Globo, Antonio Russo è un dipendente EAV nonchè dirigente della Boys Caivanese. Con un’altra lista, ma sempre a sostegno di Antonio Angelino, c’era l’avvocato Luigi Patricelli che è anche un insegnante. Tra tutti quelli menzionati, moltissimi sono trentenni e c’è un’ampia rappresentanza di donne che non sono belle statuine.

Tutti hanno già un lavoro. Tra i nuovi arrivati che saranno candidati c’è il dott. Tobia Angelino, 25 anni, praticante avvocato, già senatore accademico e consigliere di amministrazione della Federico II.

Questa è la classe dirigente che dovrebbe essere proposta alla città da Antonio Angelino, laureato in scienze politiche, già funzionario del Ministero di Giustizia, oggi di Città Metropolitana, componente dell’Anci l’associazione nazionale Comuni Italiani. Alla voce istruzione e formazione del suo curriculum, Angelino ha un master nonchè un dottorato di ricerca in Scienza politiche e istituzioni in Europa oltre a qualche medaglia d’oro nelle arti marziali.

Con questi giovani non c’è pericolo che la camorra si possa avvicinare. Non c’è rischio di corruzioni per appalti perché a di erenza dei predecessori, hanno troppo da perdere. Si tratta di giovani che non hanno bisogno della politica.

Sono una forza attrattiva, far parte di questo gruppo competente, pulito, disinteressato, sarà prestigioso. Altri giovani si avvicineranno mentre i vecchi arnesi capiranno da soli di non avere i requisiti e le qualità per entrare nelle liste di Angelino.

Per altro, questi giovani sono inattaccabili: non hanno mai governato. Non hanno le responsabilità del disastro. Non fanno politica per interessi o per campare. Se l’ex sindaco Falco non li riconosce come l’elite, allora signi ca che ha altri criteri di valutazione. Se vi sarà qualcuno a Caivano in grado di mettere insieme lo stesso numero di competenze della compagine civica di “Caivano Conta” può essere solo un bene per la città.

Se c’è qualche coalizione che può candidare un giovane col curriculum di Antonio Angelino, scenda in campo, diversamente lasci spazio alla primavera caivanese.

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