Frattamaggiore: PD. Cambiano gli equilibri in sede regionale e anche i riferimenti nei comuni Comincia il valzer delle correnti nei partiti mentre i “solisti” navigano a vista

Mentre già impazza il “totosindaco”, nonostante manchi quasi un anno alle prossime amministrative di Frattamaggiore, la fatidica data del 9 aprile, giorno della sentenza che ha impedito in Campania un sicuro terzo mandato per il governatore Vincenzo De Luca, non chiarisce assolutamente lo scenario che potrebbe presentarsi durante le prossime campagne elettorali. Sia comunali che regionali.

A Frattamaggiore il calo demografico vedrà il nuovo consiglio comunale composto da 16 consiglieri e non più 24. Ragion per cui, il cerchio si stringe e otto potenziali consiglieri resteranno a casa. Questa variante numerica porterà quasi sicuramente alla presenza di più candidati alla poltrona di primo cittadino, in modo da avere ciascuno più chance di conquistare almeno il seggio in consiglio comunale.

Diminuiranno sicuramente i cosiddetti “riempilista” e si andranno a costituire fin da subito componenti politiche con una certa solidità in termini di preferenze. E con tale meccanismo, ci sarà la seria possibilità che qualche “big”, nonostante possa rimanere fuori dai giochi, rientri con altri ruoli in seno all’amministrazione. Scordiamoci quindi “giunte tecniche” e “giunte rosa”.

Partirebbero sicuramente sfavoriti i “solisti”, quelli che oggi la terminologia green frattese, indica come “cespugli”, mentre, grazie alle inattese dinamiche che interesseranno le elezioni regionali, dalle stesse potrebbero giovarne quelle componenti di partito più rodate ed affidabili. Le storiche.

Nella fattispecie, la prima componente rimasta sempre unita e che ha mostrato una certa coerenza, è certamente quella composta dai consiglieri Mena Valentino (634 preferenze); Tommaso Capasso (379) e Fabiana Amatucci (317), tutti del Partito Democratico di cui la Amatucci è tutt’ora capogruppo. Un ruolo interpretato in maniera impeccabile, nonostante le tante frizioni interne al partito, infatti ha mostrato in più occasioni la stoffa della leader tenendo unito il gruppo consiliare, adottando atteggiamenti responsabili.

Le dinamiche regionali che potrebbero, come dicevamo, fortemente influire sulle future elezioni comunali, portano un nome e un cognome, Mario Casillo, “mister 42 mila preferenze”, il potente consigliere regionale che a seguito dello stop del 9 aprile scorso a De Luca, è oggi il nuovo punto di riferimento del partito della Shlein in Campania, e che a sua volta trova nella componente Capasso-Valentino-Amatucci una rodata affidabilità. Una affidabilità che al sindaco Marco Antonio Del Prete, sembra essere venuta meno in queste ore, da parte dei “cespugli” che tanto sono costati all’amministrazione, in termini di energie, per la ricerca costante degli equilibri in seno all’amministrazione.

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