Concorsi e ricorsi: ombre sulle assunzioni Innanzi al Tar arrivano numerose contestazioni tra graduatorie chiuse, riaperte e corrette. Il consigliere Giustino presenterà un'interrogazione

Continuano a giungere segnalazioni di anomalie nell’Azienda Consortile  per l’Ambito 19.  Si  tratta  dell’Azienda  pubblica  che si occupa dei servizi sociali per i Comuni di Caivano, Cardito, Crispano ed Afragola. Continua pure a governare indisturbato il Direttore Generale dell’Azienda, dott. Umberto Setola che, pur carente di titoli, fu nominato dall’avv. Michele Emiliano, Sindaco di Crispano e presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Azienda Consortile.

Era, o sarebbe dovuta essere una nomina provvisoria, ma il Direttore generale sta ancora saldamente al governo dell’Azienda Consortile, nonostante le polemiche, la carenza dei requisiti, le anomalie che sono segnalate dalla stampa.

Nessuno lo smuove, fa comodo. Certamente non lo rimuove il Sindaco Emiliano che lo ha nominato, né il sindaco di Cardito, men che meno l’amministrazione afragolese guidata dal sindaco Pannone  e dal medesimo gruppo di potere leghista che tira le fila dell’Azienda Consortile.

Meraviglia  piuttosto  che  la  terna commissariale di Caivano, pur avendo conosciuti i fatti, non abbia chiesto al Consorzio di nominare un nuovo Dirigente.

Dunque il dirigente Umberto Setola appare intoccabile e indispensabile alle logiche di governo dell’Azienda Consortile, difatti nemmeno le forze di opposizione dei Comuni consorziati  hanno  contestato nomina e metodi che  si sono  affermati negli ultimi anni.

Le uniche eccezioni sono rappresentate dal Consigliere Gennaro Giustino che chiede maggiore trasparenza rispetto alle evidenti anomalie nella selezione del personale e dal consigliere di opposizione a Crispano, Enzo Cennamo.

A Cardito, invece, maggioranza e opposizione ormai non si distinguono nemmeno più.   Anzi pare che il buon dirigente del Consorzio sia vicino delle forze di minoranza.

Quindi a nessuno verrà in mente di contestare le assunzioni dell’Azienda Consortile, l’anomalia della selezione dalle graduatorie, la revoca delle stesse.

Eppure i fatti non solo dovrebbero aprire ad una riflessione sulla trasparenza delle procedure, ma dovrebbero carpire l’interesse della Prefettura, dell’Autorità anticorruzione, della Procura e delle associazioni dei consumatori. Oltre che, come si è già scritto, della terna commissariale di Caivano.

Su queste pagine, si è scritto dell’anomalia della riapertura di una graduatoria chiusa e della riammissione alla selezione di candidati non idonei nel mentre si stesse (anzi si sta) svolgendo un concorso per le medesime figure professionali.

Un corto circuito. Un concorrente non idoneo potrebbe essere assunto, al posto di un idoneo non vincitore,  per l’assunzione della medesima figura professionale.

Infatti, con la determina n. 6/2024 l’Azienda Consortile ha varato il provvedimento che riapre i termini di una graduatoria già esaurita. E’ bastato il ricorso di una candidata per rimettere tutto in discussione. Eppure l’avvocato del Comune aveva scritto che si trattava di ricorso infondato. Quindi, sulla scorta di un ricorso ritenuto infondato dal proprio avvocato e senza alcuna sentenza del Tribunale, anziché attendere l’esito della procedura in corso, la Commissione del Consorzio ha deciso di riaprire la graduatoria esaurita attingendo tra i non idonei. Cioè tra quelli che il concorso non lo avevano proprio superato.

In effetti, se veramente si è verificato quanto descritto nel ricorso da parte dell’avvocato della candidata non idonea, si è in presenza di qualcosa in più del semplice errore.

Innanzi tutto, la ricorrente, attraverso il suo avvocato ha dimostrato che la commissione “conoscesse  già l’attribuzione dei numeri degli elaborati ai candidati ben prima di aprire le buste con il talloncino delle generalità”.

Ancora, scrive l’avvocato della candidata che si è ricolta al Tar che fuori alle buste contenenti l’elaborato inoltre sono state apposte oltre alle firme della commissione quelle dei candidati, alterando il principio dell’anonimato.

E’ stato anche rilevato che la commissione ha siglato una sola busta sui bordi e le altre sulla parte retrostante e che oltre alle firme della commissione e del candidato al concorso “vi sono ulteriori sottoscrizioni e/o segni di cui non è possibile determinare la natura o la paternità. Su alcune buste vi sono cinque sigle diverse”.

A talune candidate è stato consegnato il terzo foglio aggiuntivo. Ad altre no, ma secondo quanto scrive il difensore della candidata esclusa, tale foglio avrebbe dovuto essere dato a tutti affinché le richiedenti non fossero riconoscibili essendole uniche ad aver avuto bisogno di più pagine.

Scrive nel ricorso, il legale della candidata non idonea che ad un’altra concorrente sono stati dati cinque fogli aggiuntivi, ma la circostanza non risulta a verbale.

Ancora, tra le tante anomalie segnalate al TAR, un’altra concorrente è stata ritenuta idonea alla prova tecnica di informatica senza aver risposto alla domanda.

Le anomalie nella gestione delle assunzioni però non si fermano ad un concorso.

Anzi, pare che il consorzio vi abbia preso gusto. Con determinazione n. 42 del sette febbraio 2024, l’Azienda Consortile a seguito di un altro ricorso, nonostante avesse già pubblicato una graduatoria, la revoca e ne redige un’altra.

Tra la prima graduatoria e le altre successive le posizioni dei candidati sono del tutto diverse. E’ bastato un ricorso per rimettere in discussione l’attribuzione dei punteggi.

E’ evidente  almeno    una  dose di approssimazione nella gestione delle assunzioni del Consorzio guidato dal un direttore generale provvisorio e senza titoli e dal sindaco di Crispano, Michele Emiliano che per appare del tutto organico all’amministrazione di Afragola.

Se poi insieme all’approssimazione vi sono altri scopi dovrebbero riscontrarlo gli organi preposti sia amministrativi che giudiziari, chiamati in causa anche dal consigliere Enzo Cennamo proprio dalle pagine di questo quindicinale.

Nei prossimi giorni, invece, il consigliere Gennaro Giustino presenterà una interrogazione consiliare.

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