FRATTAMAGGIORE.Giuseppe Pezzella, coordinatore di “Impegno per Frattamaggiore”“Sindaco ostaggio”

Dopo la diffusione di un manifesto pubblico di Impegno per Frattamaggiore, firmato congiuntamente del segretario Giuseppe Pezzella e dal presidente, l’architetto Giuseppe De Rosa, abbiamo incontrato il coordinatore del movimento civico.

Quella del consigliere Pasquale Del Prete al quale, con un manifesto pubblico, avete intimato “lo sfratto”, fu un “semplice ospitata” nella vostra lista “Impegno per Frattamaggiore” o la scelta, all’epoca (2020) fu dettata da un comune progetto politico?

Se si, cosa è cambiato oggi?

Decidemmo di accogliere il consigliere Del Prete nel nostro movimento civico perché ci aveva assicurato una collaborazione fattiva per far crescere il movimento, lo candidammo come capolista per dimostrargli quanto fosse concreta la voglia di collaborare, ma dopo pochi mesi dalle elezioni iniziò un percorso autonomo, decidendo di operare senza Impegno per Frattamaggiore, tesserandosi con Azione senza averci consultato nemmeno e chiedendo al Sindaco Del Prete di riconoscergli i ruoli in Giunta e nell’Ambito 17 cosi come nel Consorzio Cimiteriale tutte a titolo personale. Ha distrutto il nostro gruppo consiliare, facendo fuggire l’altro consigliere Nicola Cesaro e non riconoscendo al movimento dopo la sua elezione il ruolo che meritava. Ha come si suol dire preso la nave solo per arrivare in porto…”

L’innesco di questa “separazione”, attiene esclusivamente a scelte di carattere politico sulla opportunità di lasciare il “civismo” per intraprendere percorsi più prestigiosi con Azione di Calenda da parte del consigliere Pasquale Del Prete, o si sta semplicemente rompendo un equilibrio che il sindaco non riesce più a mantenere?

La prima ipotesi non esclude l’altra. E’ inevitabile ammettere che la scelta da parte sua di aderire ad Azione ha incrinato i rapporti con il movimento anche perché siamo venuti a conoscenza di questo dai social, non siamo stati per nulla coinvolti, in politica non è questo il metodo.

L’equilibrio è oramai lontano in questa maggioranza, il Sindaco come abbiamo già pubblicamente affermato non riesce a far rispettare le sue scelte e rimane ostaggio di questi soggetti. Non riusciamo a comprenderne il motivo, ha avuto più opportunità di dimostrare alla città e ai consiglieri che tenesse ai suoi sostenitori ed elettori di maggioranza ma ha scelto di difendere in modo ambiguo il singolo e non il progetto politico. In consiglio è palese questo disequilibrio aggravato dall’atteggiamento per nulla imparziale del Presidente del Consiglio Comunale Di Marzo”.

Tramontata l’ipotesi del “terzo mandato”, quali sono le riflessioni di Impegno per Frattamaggiore?

Il nostro movimento civico è per i fatti e non per le promesse vuote, nell’anno in cui ho avuto l’onore di essere assessore proprio con i fatti abbiamo dimostrato quanto il nostro interesse sia solo per la città. Scuole e strade pulite, i vigili erano per strada a controllare il traffico anche nei fine settimana nonostante i numeri esigui dell’epoca e in più siamo riusciti a portare il comune di Frattamaggiore a vincere un bando di 5mln del Ministero dell’Interno che sta portando oggi i suoi frutti, dalle riqualificazioni dei parcheggi, del comando della Municipale e di via Rossini.

Da quando c’è la nuova giunta, gli assessori che hanno fatto? Me lo chiedo come cittadino più che come esponente politico.

Il nostro interesse è solo per la città come dice il nostro simbolo “Impegno per Frattamaggiore”. Oggi la città è allo sfascio, è evidente a tutti, non c’è una sola cosa che stia funzionando.

L’Amministrazione è immobile, non si può continuare cosi”.

Fra le molte pecche di questa amministrazione, giustamente elencate dal vostro manifesto-denuncia, spicca senza ombra di dubbio la mancanza di trasparenza.

Concessioni e appalti sono in queste ultime ore al vaglio degli inquirenti, ed è cominciato già il valzer dello scaricabarile. Secondo Lei, di chi le responsabilità? Uffici tecnici o apparati politici?

Le responsabilità vanno accertate dagli organi competenti, non di certo da me. Ma è chiaro che queste sovrapposizioni tra uffici e politici frattesi stiano arrecando danni all’immagine della città. I frattesi lo vedono e il rammarico è grande anche nei confronti di chi ci guarda da fuori”.

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