CAIVANO. Centauro insulta i vigili. Francesco Borrelli: “Tolleranza zero”. Scomparsi i politici locali

Caivano finisce di nuovo sui social dell’Italia e di tutto il mondo per una storia che, stavolta, non riguarda il Parco verde.

E’ sera, davanti al Santuario della Madonna di Campiglione, il traffico è regolato dalla polizia municipale quando un motociclista viene richiamato da un agente per non aver rispettato il senso rotatorio.

Un normale cittadino avrebbe accettato la reprimenda. Non vi era stato nemmeno l’alt, né la contestazione della violazione da parte dei vigili. Eppure il centauro è andato in escandescenza. Visibilmente esagitato a cominciato ad inveire contro gli agenti. In particolare contro uno dei due: “Scemo, il documento no te lo dò. Ma tu hai capito che sei il vigile più scemo di Caivano, anzi sei il più scemo del mondo”.

La diatriba è andata avanti per qualche minuto, quando gli agenti sono passati ai controlli, si è riscontrato che il motociclista, un 55enne di Caivano, era pure sprovvisto di copertura assicurativa e il mezzo è stato sequestrato.

Inoltre, è stato denunciato con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.

Il video che è stato diffuso su internet è arrivato anche al deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli che ha commentato: “Non rispettano il codice della strada, non sono in regola ed hanno pure il barbaro coraggio di imporsi con la violenza. Tolleranza zero contro questi cialtroni prepotenti, solo con le maniere dure impareranno la lezione. Vanno denunciati e sanzionati in modo duro. Questi soggetti prepotenti e arroganti che circolano sui territori sono pericolosi perché si sentono i padroni della strada”.

E’ attesa dai cittadini la dura reazione  dello Stato perché, ancora una volta, la  città è messa in cattiva luce  da  quanti  non  rispettano nemmeno le regole più elementari del codice della strada.

La storia si inserisce in una città attenzionata dalle  forze dell’ordine e nella quale il Governo e la Procura  stanno  profondendo  un  incessante impegno per il ripristino della legalità.

In questi giorni, infatti, sono stati arrestati dai Carabinieri altri tredici soggetti imputati per associazione di tipo mafioso e delitti aggravati dal metodo mafioso.

Tra i capi di imputazione vi sono anche gli atti intimidatori ai danni del comandante della polizia locale di Arzano, Biagio Chiariello (al quale venne fatto trovare un manifesto funebre con il suo nome fatto all’ingresso del comando) e a don Maurizio Patriciello, al quale venne fatta esplodere una bomba davanti al cancello della Chiesa.

C’è la tendenza di una parte della popolazione ad essere refrattaria al rispetto delle più elementari regole del vivere civile.

C’è una minoranza che continua a dipingere di nero le pagine di cronaca locale. E c’è omertà, non da solo parte dei malavitosi, ma dei politici locali. E’ un segnale rappresentativo del degrado morale della città.

Non uno con parole inequivocabili ha contestato non solo la criminalità organizzata, ma i  legami con la politica.

Nessuno ha espresso una sola parola sulle vicende  delle  occupazioni    abusive e degli sgomberi.

Nessuno dei politici locali ha preso nemmeno posizione sull’ultima vicenda del motociclista che ha insultato i vigili urbani.

I politici sono scomparsi. Non solo quelli di centrosinistra che hanno provocato il disastro attuale, ma tutti. Non c’è più nessuno, nemmeno sui social, che prende posizione da una parte o dall’altra. Silenzio assoluto. Deserto di coraggio. Non si vedono all’orizzonte uomini valorosi.

Città sfortunata.

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