Napoli, 2 giugno. – Al Musap – Fondazione circolo artistico politecnico in piazza Trieste e Trento, 48, mercoledì 5 giugno ore 17:00, la prima presentazione de ‘La Destra tradita’.
Pietro Diodato, con il suo libro in uscita nei prossimi giorni, traccia un autoritratto politico e, al contempo, una pagina di storia recente italiana. Esponente di spicco della destra napoletana ed ex amministratore a Napoli ed in Regione Campania, ricostruisce gli ultimi quarant’anni della storia politica italiana e partenopea in un inedito viaggio nel tempo.
I primi passi politici mossi a Pianura, una passione che esplode e lo vedrà tesserato del MSI, già nel 1979, e la prima candidatura nel 1980 alle amministrative a Napoli, a soli vent’anni.
È un racconto che misteriosamente vede insieme Gigi d’Alessio, Francesca Pascale, Italo Bocchino, Mara Carfagna e Pinuccio Tatarella. E, ancora, il rapporto con Fini, le vicende che intrecceranno il suo destino con l’on Delmastro, Sottosegretario di Stato al Ministero della giustizia, l’on Donzelli, il premier Giorgia Meloni, il presidente del Senato, Ignazio La Russa, e tanti dei protagonisti dell’odierna politica nazionale insieme alla storia politica napoletana.
Un racconto senza censure che lascia il lettore senza parole per le sorprese che tiene in serbo.
Mercoledì 5 giugno, al Musap, Napoli, la prima presentazione.
Modera il giornalista Dario Striano. Saranno presenti l’avvocato Giovanni Formicola e l’autore Pietro Diodato.
Pietro Diodato con “La destra tradita” traccia un autoritratto politico e, al contempo, una pagina di storia recente italiana. Arriva in libreria tra dieci giorni.
Con un approccio concreto, appassionato e così dettagliato da sembrare maniacale, Diodato, esponente di spicco della destra napoletana ed ex amministratore a Napoli ed in Regione Campania, ricostruisce gli ultimi quarant’anni della storia politica italiana e partenopea.
I primi passi politici mossi a Pianura, una passione che esplode e lo vedrà tesserato del MSI, già nel 1979, e la prima candidatura nel 1980 alle amministrative a Napoli, a soli vent’anni.
È un racconto che misteriosamente vede insieme Gigi d’Alessio, Francesca Pascale, Italo Bocchino, Mara Carfagna e Pinuccio Tatarella.
C’è tutta la storia del Movimento Sociale Italiano dal vento in poppa alle sbandate del leader; le presenze inquietanti nel partito napoletano e l’uomo che lo stesso Diodato denuncia, ma che, oggi, continua ad essere l’uomo ombra del sottosegretario di Stato ai rapporti con il Parlamento nel governo Meloni; lo scandalo degli stipendi d’oro al Comune di Napoli e le denunce millantate dalla Iervolino; Carfagna e Italo Bocchino, e, ancora, chi c’era dietro il fallimento di Bagnoli Futura? In che senso la guerra di Troia trova un nesso con il Pdl? E cosa c’entrano “C’era una volta in America” e l’attuale presidente del Senato? L’azione e gli scopi della Fondazione di Alleanza Nazionale, sono rispettosi della volontà dell’ultimo congresso di Alleanza Nazionale?
Le sfide, le battaglie, i rischi, le “punizioni” di un militante che dalla periferia occidentale di Napoli è arrivato a ricoprire un ruolo da protagonista, con battaglie dall’eco nazionale, nella politica campana. Oggi, ha deciso, finalmente, di narrare di quei quarant’anni e dei suoi retroscena.
“La destra tradita” ripercorre un passato che racconta tanto il nostro presente. Nella narrazione non mancano le piccole grandi figure da lui incontrate, che l’autore sottrae come può all’oblio, con un’opera di autentica virgiliana pietas, soprattutto nella misura in cui emerge per contrasto il confronto con i figuri che invece godono di ben altra visibilità e potere.
Da queste pagine “sale l’urgenza d’illuminare di una luce nuova anni di cui la sinistra si è ritenuta, troppo spesso, l’unica autorizzata a parlarne.
È una confessione senza censure, che alterna storie inedite, altre sussurrate, altre ancora conosciute solo dagli addetti ai lavori, molte finite in prima pagina, e tanta Italia. Avevo l’esigenza di raccontare 40 anni di militanza. Non volevo che fossero gli altri a raccontare una storia che ho vissuto in prima linea e facendomi anche molto male. Per anni ho iniziato a scrivere per poi smettere poco dopo. Quando i tempi si sono fatti maturi, è nato, finalmente, un libro che intende ristabilire la verità”, così l’autore, Pietro Diodato.