Non solo i loculi cimiteriali, ma anche diverse nuove strutture non sarebbero a norma nella città di Durante. A dichiararlo, è ancora una volta, l’ingegner Enzo Pellino che, dopo aver dato le dimissioni da capogruppo del PD, sembra essere diventato un vero e proprio fiume in piena nel denunciare irregolarità e discrasie.
“QUELLA PEDANA NON E’ A NORMA ED E’ PERICOLOSA, VEDREMO SE QUALCUNO FARA’ LO STRUZZO”
Ad onor del vero, ad aver denunciato pubblicamente sui social la pericolosità dell’istallazione di una pedana metallica (apparentemente per disabili), sul marciapiede in prossimità dell’incrocio fra via Vittorio Emanuele III e via Niglio, era stato l’ex consigliere comunale avvocato Camillo Pezzullo il quale, aveva addirittura lanciato una sorta di sondaggio sulla tematica, salvo però cancellare in fretta e furia tutti i post sul caso.
La grossa pedana metallica in questione, posta all’incrocio fra Via Vittorio Emanuele III e Via Niglio, sarebbe stata progettata, almeno sulla carta, per facilitare l’ingresso ai portatori di handicap, alla filiale della banca UNICREDIT di nuova apertura, situata proprio nei locali di quello che è conosciuto oramai come “Palazzo Marrazzo”.
Tutto normale, se non fosse per il fatto che gli ingressi dei locali che dovranno ospitare l’istituto bancario, sono posizionati in una sorta di piano rialzato da quello che è effettivamente risulta il piano del marciapiede, e quindi inidonei all’uso. E la pedana in oggetto, oltre a rappresentare un serio pericolo per i pedoni, finisce per diventare di per sé un ostacolo anche per gli stessi portatori di handicap. Soprattutto per quelli che non vanno in banca.
Ad aver riportato a “miti consigli” l’avvocato Pezzullo, inducendolo a fare retromarcia, sarebbe stata una strana coincidenza, ovvero il tempestivo controllo da parte dei caschi bianchi frattesi, su di una costruzione di sua proprietà nei pressi della chiesa di San Ciro in fase di ristrutturazione, ma al momento, tale apparente ritorsione, resterebbe solo un mero sospetto.
I fatti però, suffragati da più di una autorevole voce, sembrerebbero offrire parecchi riscontri sul caso che, a questo punto dovrebbe vedere l’intervento degli organi preposti al controllo. Anche se siamo al 5 di agosto e l’anticiclone Caronte rende le caserme vere e proprie fornaci nonostante i condizionatori accesi.
Questo il testo pubblicato dall’Avv. Camillo Pezzullo e poi subito rimosso dal social forum “Facebook”:
E’ noto il mio spirito liberale, l’apprezzamento per chi fa impresa creando, attraverso nuove attività produttive, occasioni di lavoro per i nostri giovani, un indotto fiorente, insomma situazioni di “benessere” sociale – economico.
Dopo questa breve premessa, però, non posso non rilevare che l’amministrazione comunale appare distratta nella “tutela” delle fasce più deboli. Un altro esempio è quello che si può “vedere” nella installazione di uno “scivolo” in via Vittorio Emanuele, angolo via Nigljo, dove a breve sarà aperta la filiale di UniCredit che ivi si trasferirà da piazza Umberto I decongestionando “quella zona” dal traffico veicolare.
Una passerella che occupa “quasi” completamente il marciapiedi che costituirà da ora in poi un grave rischio e grande pericolo per i pedoni, che limita oltremodo il passaggio di carrozzine, che limita la libertà dei disabili di transitare in quel tratto costretti ad attraversare la strada per evitare ogni disagio in assenza di strisce pedonali poste all’incrocio perché “cancellate” da carente “manutenzione”; una pedana “lunga e larga” e cosa più grave che da una parte inizia con dei “gradini” e dall’altra con uno “scivolo” così che essa non sarà utilizzabile da nessuno se non dai “clienti” della Banca.
Preferisco fermarmi qua. Ma mi chiedo e chiedo a chi di dovere come è possibile “autorizzare” uno scempio simile. Ho l’impressione che la Politica Frattese è sempre più asservita “”ai poteri forti” contro “il cittadino normale” quello senza raccomandazione.
Buona giornata cari.
Avv. Camillo Pezzullo
Ultimamente, sembra essere diventata un vero e proprio “modus operandi” quello di usare i social per denunciare, ma anche per lanciare veri e propri “avvertimenti”, e con toni decisamente perentori ad avversari politici se non addirittura a “compagni di partito” inadempienti che sarebbero venuti meno a patti e suddivisioni di ruoli amministrativi all’interno di enti come il Consorzio cimiteriale o lo stesso Ambito. Ma di questo avremo tempo e modo di occuparcene ad “ombrelloni chiusi” subito dopo Ferragosto.