Frattamaggiore: Due società ed un ex politico favoriti da strane inadempienze dell’avvocatura Dolo o semplice sbadataggine? L’avvocatura e l’ufficio tributi finiscono al centro di una inquietante vicenda.

La tanto temuta escalation è oramai in atto. No, non parliamo di Medio Oriente. Iran e Israele non c’entrano nulla. Il conflitto di cui parliamo, ogni giorno sempre più acceso, è quello che si sta consumando fra le stanze della casa comunale. Gli uffici interessati stavolta sono quelli dell’avvocatura, del dirigente del settore tributi e, ovviamente, quella di un sindaco che nelle ultime settimane sembra essere costantemente nell’occhio del ciclone.

Come vongole appena pescate si sputano addosso accuse ed illazioni. Rigorosamente via Social.

I fatti:

La miccia, la accende, forse involontariamente, il consigliere Antonio Lamberti durante l’ultimo consiglio comunale del 31 luglio scorso. Il Lamberti chiede lumi all’esecutivo sulla mancata costituzione in giudizio da parte dell’avvocatura del Comune, in ben tre distinti procedimenti giudiziari.

Due di questi procedimenti riguardano cartelle esattoriali per IMU non pagate da due diverse aziende per un totale di circa 45.000 euro cumulativi, mentre un altro procedimento al quale l’avvocatura, venendo meno ai propri compiti (dolo o errore procedurale sarà accertato nelle sedi deputate) non si costituisce facendo di fatto scadere i termini e creando nel contempo un pericoloso precedente in quanto, sostanzialmente si è davanti ad una sanatoria di fatto riguardante un abuso edilizio.

Abuso commesso, guarda caso, da un influente uomo politico locale legato da antico sodalizio alla famiglia Del Prete di cui è notoriamente “grande elettore”, il professor Pasquale Ratto.

Tutto, come da consuetudine oramai acquisita, finisce sulle pagine facebook dei vari consiglieri comunali e degli addetti ai lavori, e da lì il tam tam diventa virale facendo il giro del web. Pesantissimo lo “J’accuse” del consigliere Giuseppe Pezzella che questa mattina ha lanciato un post al vetriolo contro sindaco e maggioranza. Post che riportiamo di seguito:

Accuse e notizie di reato che evidenziano quello che gli organi inquirenti (Polizia, Carabinieri, GdF, Polizia Municipale, Magistratura ecc.) non hanno al momento modo di approfondire poiché, udite-udite, mancherebbe una vera e propria denuncia scritta.

E poco importa se dai protocolli di cui sopra, pubblicati dall’avvocato Antonella Di Bitonto, si evince un quadro indiziario decisamente inquietante dove la stessa avvocatura dell’epoca (avv. Grassia), sembra col tacito assenso della politica e grazie ad un incredibile intreccio di parentele fra le parti, avrebbe favorito e di fatto “condonato” un abuso edilizio di un “contribuente privilegiato”.

Ad ogni modo, in attesa di sviluppi sull’intricata vicenda, per far “quadrare i conti”, l’amministrazione ha pensato bene di  rimpinguare, a spese sempre dei contribuenti, le esauste casse dell’Ente comunale con un aumento del 7% della Tari. Ora “Li conti tornano”. Quella che sembra non tornare più a Frattamaggiore, dal 2002, anno dello scioglimento dell’amministrazione comunale, è la magistratura.

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