– Dopo aver assistito all’ultima seduta di C.C. del 31 luglio scorso, sono state parecchie le perplessità di coloro che hanno seguito lo streaming che ha continuato a rimbalzare sui social alimentando polemiche, ma soprattutto dubbi. In materia di debiti fuori bilancio, ha fatto molto discutere la questione “avvocatura” che sembra essersi già sfilata dal balletto delle responsabilità. Lei che idea si è fatto sulla questione? Ma soprattutto, quali secondo Lei le iniziative da intraprendere a breve termine, onde evitare veri e propri salassi alle casse del Comune?
- Penso che al cittadino interessi, innanzitutto, come vengano spesi i soldi pubblici. Quando c’è una spesa evitabile con maggiore senso del dovere da parte dei dirigenti coinvolti, un’Amministrazione seria, per evitare errori o eventuali complicità future, debba interrogarsi dove ha fallito il sistema e quali sono le responsabilità. Nella vicenda, da Consigliere di Minoranza, ho assistito ad un patetico “scarica barile” dove ognuno cercava un “capro espiatorio”. Dopo nove anni si Amministrazione e con le pretese di riproporsi alla guida del governo cittadino non mi sembra l’atteggiamento più giusto da assumere.
– Altre mancanze, di non poco conto, sempre addebitate al “troppo carico di lavoro” che investirebbe l’avvocatura, (il condizionale è d’obbligo), sembra abbiano di fatto “sanato abusi edilizi” di influenti personaggi politici locali. Una coincidenza anche questa?
- Dati alla mano, l’attuale Amministrazione ha il personale e le risorse economiche per gestire il carico di lavoro degli Uffici. Infatti oltre alle attività comunali, i propri dirigenti gestiscono il Consorzio cimiteriale, l’Azienda speciale consortile, responsabile del Piano Sociale di Zona di 5 Comuni, e la Centrale Unica di Committenza che svolge le gare di appalto per diversi Enti. Inoltre l’unico rappresentante dell’Avvocatura gode di un part time nei mesi estivi. Quindi, alla luce dei fatti, il “troppo carico di lavoro” sembra un pretesto per coprire eventuali scelte sulla costituzione o meno in determinati giudizi.
– Restando sul tema “sperpero di danaro pubblico”, le chiedo se ritiene normale che si possa organizzare in poche ore, e con una spesa se non congrua, quanto meno sospetta (11.000 euro), una cocomerata; “Giochi in Villa” non meglio specificati e concerti ripetitivi? (tre volte sempre con lo stesso “artista” nel giro di 18 mesi). Tutto ciò inoltre, non preventivamente elencato nel cartellone dell’elenco delle manifestazioni che Città Metropolitana ha stanziato solo per Frattamaggiore con ben centomila euro.
- Frattamaggiore non è una Città turistica. E’ situata nelle vicinanze di località balneari fruibili da tutti i ceti sociali. Quello che ha bisogno, per garantire la vivibilità anche nei mesi estivi, sono gli spazi verdi, le strutture sportive e le attività sociali quali i soggiorni estivi per i minori e gli anziani indigenti. Quello che è accaduto nella Villa comunale di Via Biancardi è, secondo me, decisamente uno sperpero di denaro pubblico.
– Sembra che nelle ultime ore siano state evidenziate ulteriori “anomalie” in materia di “manifestazioni culturali” che, sarebbe più consono indicare come “manifestazioni culinarie”. Difatti, come testimoniano numerose foto che girano in rete, nel Centro Polivalente di viale Europa, ha avuto luogo qualche giorno fa una “mega braciata” con tanto di tavolata per un centinaio di persone. Orbene, premesso che al momento sembra che non ci sarebbe traccia di autorizzazione, né amministrativa, né tantomeno sanitaria, come ce lo spiega questo che sembra essere diventato un vero e proprio “modus operandi” a Frattamaggiore?
- Frattamaggiore ha un vasto patrimonio che non viene gestito nella forma corretta. La privatizzazione delle Ville Comunali ha coperto l’incapacità amministrativa di gestirle, privando però la Città della piena disponibilità. Le strutture sportive sono state distrutte o vengono gestite da privati con ingenti oneri a carico del bilancio comunale. Senza dimenticare strutture quali Villa Laura o il Bocciodromo che, non sostenute dall’Amministrazione con programmi sociali e di formazione, sono state abbandonate alla completa iniziativa privata.
In conclusione, nel ringraziarla Direttore dello spazio concessomi dall’intervista, vorrei aggiungere che la Città attende ancora l’approvazione del Piano Urbanistico Comunale, fondamentale per la riorganizzazione delle aree urbane. L’ondata incontrollata di cemento ha gravato sulle vetuste infrastrutture esistenti, causando frequenti rotture della rete idrica e smottamenti della sede stradale. E’ urgente, quindi, un nuovo Piano per le infrastrutture primarie e, per migliorare la vivibilità, una rideterminazione degli spazi destinati al verde attrezzato.
Inoltre l’aumento del traffico cittadino richiede l’adozione di un nuovo Piano e bisogna ascoltare maggiormente i cittadini che quotidianamente reclamano una maggiore efficienza dei servizi. Su questi argomenti temo che l’attuale Amministrazione sia in forte ritardo e auspico, quindi, per il bene della Città, la formazione urgente di una nuova generazione politica esperta, preparata e capace di governare i processi in atto.