“Parafulmini” e teste malpensanti Gravi responsabilità politiche e amministrative “scaricate” sullo staff del sindaco. Tutti fanno “Ponzio Pilato” e Saviano obbligato dalla condizione, non parla.

Potrebbe mai uno staffista addetto alla segreteria del sindaco prendere iniziative di carattere amministrativo senza alcuna consultazione da parte del primo cittadino? Logica procedurale e regole d’ingaggio, sembra lo vietassero. Anche se il personaggio di cui stiamo parlando ricopre una carica politica non di poco conto, ovvero quella di segretario del partito di maggioranza in seno al consiglio comunale, il Partito Democratico. Ma a Frattamaggiore, si sa, regole e regolamenti sono oramai divenuti optional.

Andrea Saviano, lo staffista tuttofare del quale parliamo, negli ultimi mesi sembra essere diventato letteralmente una sorta di hub. Un collettore a cui tutti sembrano allacciati al fine di dare e ricevere direttive. E poco importa se queste siano esse di natura amministrativa o politica. La risposta a qualsiasi domanda, richiesta, indicazione, anche per l’orario dei turni delle farmacie aperte nei festivi, è oramai sempre la stessa: “Dovete chiedere ad Andrea Saviano”.

Lo stakanovista Saviano che da qualche mese si ritrova a dover gestire parecchie questioni, sia al Comune di Frattamaggiore che a quello di Casoria, avendo firmato contratti a quattro ore con i due enti, entrambi amministrati, manco a dirlo, dal Partito Democratico, sembra oramai insostituibile, avendo avocato a sé molteplici questioni, anche di quelle parecchio complicate.

Dalla spinosa faccenda della gestione dei fondi di Città Metropolitana elargiti per lo svolgimento di eventi culturali, alla delega ai rapporti con i vertici provinciali di Fratelli D’Italia, partito di fatto inesistente in loco, ma rappresentato oggi da un politico-imprenditore molto conosciuto in città. Se non altro per le “avventure” di natura sportiva (vedi Frattese Calcio), nonché per la sua iperattività nel settore edilizio. Sembra infatti, sia riconducibile proprio al coordinatore provinciale area nord del partito della Meloni Adamo Guarino, il grosso cantiere (leggasi Cooperative Edilizie) dove un compattatore della Ecoffice Srl, azienda che ha ricevuto in appalto il servizio di raccolta dei rifiuti nella città della Canapina, qualche giorno fa è stato fotografato mentre raccoglieva illecitamente rifiuti speciali. E quelle foto sono finite sui social. Una grana che abbisognava necessariamente di un “parafulmine”, o, se non altro, della persona giusta per sistemare le cose.

Lo avrà fatto di sua spontanea iniziativa? Questo ce lo potranno dire solo i risvolti e le eventuali indagini. Sempre che, dall’alto non calino la solita manina. E che sia questa la mano destra o quella sinistra, nella fattispecie, questo poco importa.

Altre “faccende”, non di minore importanza, come la gestione della “Bouvette dell’Area PIP” e le “casette natalizie” all’interno della villa comunale sembra abbiano anche queste lo stesso “responsabile di fatto del procedimento”. Il giovane segretario del PD frattese. Di questo se n’è accorta però l’opposizione che, sarebbe in procinto di mettere in campo serie iniziative contro questo sistema anomalo dove tutto sembra essere lecito e invece non lo è.

Fortunatamente, al buon Saviano non hanno passato anche la patata bollente (non è un termine sessista, giuro!) della “ZES”. Difatti, almeno di questa seccatura, se ne è fatto carico il sindaco Marco Antonio Del Prete che martedì, nella seconda conferenza dei servizi andata a vuoto ancora una volta (“motivi tecnici”) il sindaco di Frattamaggiore ha preso atto delle istanze del proprietario del terreno sul quale ha intenzione di costruirci un opificio, e quelle di un intero consiglio comunale che si oppone all’ennesima colata di cemento a ridosso del centro della città, e ha rimandato ad una terza conferenza dei servizi che dovrebbe tenersi fra una quindicina di giorni.

Per l’applicazione della “ZES” sarà quindi determinante a questo punto, analizzare lo stato dell’arte riguardante il PUC (Piano Urbanistico Comunale) dove alcune zone adibite ad attrezzature scolastiche, sembrano siano in procinto di essere destinate a zona industriale. Come da copione, nessun consigliere comunale, né assessori al ramo ne erano al corrente, eccezion fatta per l’ingegner Domenico Raimo che più volte aveva esternato le proprie deduzioni. Financo in consiglio comunale, ripreso dalla diretta streaming consultabile tutt’ora in rete.

Non osiamo comunque immaginare le corse che dovrà fare il buon Saviano col traffico che paralizza costantemente i due centri del napoletano, per trovarsi puntuale sia nell’ufficio di Raffaele Bene che in quello di Marco Antonio Del Prete. Una vitaccia!

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