E’ l’alba di sabato 12, quello che precede la settimana Santa, quando la polizia municipale di Frattamaggiore nell’effettuare regolari controlli di routine sull’area mercatale, quella del piazzale antistante lo stadio Pasquale Ianniello, si ritrova nell’imbarazzante condizione di essere quasi redarguita da un consigliere comunale, per l’occasione, nelle vesti di “rappresentante sindacale” della categoria dei commercianti ambulanti.
I fatti: Già da qualche tempo, dietro la segnalazione di diversi cittadini, i caschi bianchi frattesi avevano ricevuto l’invito ad intervenire sul posto in quanto le attività commerciali insistenti sull’area, sembra non rispettassero più di una norma che regolamenta il settore.
Assenza di bagni chimici; Estintori inesistenti; Servizio di pulizia carente e così via.
Giova ricordare che più volte la Polizia Municipale aveva nei mesi scorsi più volte invitato i commercianti a mettersi in regola, taluni anche in termini di ottemperanza dei tributi dovuti, ma, evidentemente senza successo.
Un commerciante ambulante, della vicina Frattaminore, a quanto pare più volte sanzionato, avrebbe innescato una sorta di parapiglia con l’agente M.C. agente della Polizia Municipale di Frattamaggiore, chiamando a supporto e difesa delle sue tesi, un consigliere comunale, il quale avrebbe, con modi spicci, dichiarato alle forze dell’ordine che tutti gli eventuali verbali, contestazioni o sanzioni, avrebbero dovuto essere notificati a lui in qualità di “sindacalista”. Si presume che tale affermazione l’abbia fatta in veste di rappresentante sindacale, quindi a difesa della categoria e non in veste di consigliere comunale.
Insomma, situazione che ricorda, per certi versi, la scena del film di Salemme “L’amico del Cuore”, quando Padre Leonardo (Maurizio Casagrande) scindeva i due ruoli con la frase: “… ma tu parli all’uomo, o al Ministro di Dio?”
Boutade a parte, l’inquietante episodio ha destato non poche perplessità finanche fra alcuni colleghi che si occupano di stampa locale. Comprensibilissimo considerata la difficoltà a reperire informazioni precise su come si sono effettivamente svolti i fatti. Per altro, c’è da evidenziare che non trattasi di caso isolato quest’ultimo, preceduto da casi quasi analoghi che hanno ultimamente visto Forze dell’Ordine e amministratori in palese contraddizione o meglio, contrapposizione.
La querelle ha fatto ritardare il regolare svolgimento del mercato di qualche ora. Le attività hanno potuto prendere il via solo alle 10,30 circa mentre dalle stanze di piazza Umberto I, si tende a minimizzare se non addirittura a negare i fatti.