Da settembre comincia la cavalcata verso le prossime elezioni comunali. Sulle linee di partenza, per ora, due candidati a sindaco: Michele Emiliano ed Enzo Cennamo. Il primo è naturalmente candidato perché uscente, Enzo Cennamo invece ha costruito la sua candidatura dai banchi della minoranza. Alle ultime elezioni, Michele Emiliano vinse solo per centotrenta voti. La città però è rimasta spaccata, Emiliano non ha scaldato i cuori dei crispanesi ed alcune assunzioni al Comune hanno determinato malumori e sospetti di familismo. La svolta che si attendeva non c’è stata. Emiliano non ha rafforzato la sua leadership, anzi ha perso per strada uomini e voti. Senza il PD, la sua coalizione non ha più una radice politica. Carlo Esposito, capo del PD, gli ha tolto il sostegno in Consiglio. Il sindaco uscente ha perso i voti del PD e dei consiglieri Marina Cennamo e Granata, insieme ai consensi della famiglia di Carlo Esposito. Oltre a perdere centinaia di voti piddini, Emiliano ha perso il sostegno di Frezza, passato nei Verdi. Sarà impossibile recuperare i voti persi, soprattutto nel centro storico. E nemmeno Lara Imitazione, ormai denominata “miss spritz” a causa della mondanità che sfoggia sui social, riuscirà a colmare il gap.
Senza Frezza, il sindaco Emiliano perde consensi nel fortino caivanese del rione Cappuccini, dove gli è rimasto solo l’assessore Lino Vitale, detto dai più “assessore a tempo indeterminato”.
Il problema di Emiliano sono stati proprio Vitale ed Imitazione che lo hanno fatto vincere, ma lo hanno tenuto “prigioniero”. Emiliano non ha avuto la forza e l’autorevolezza per sostituire i due assessori che hanno prodotto polemiche e fallimenti. Il primo, Vitale, è stato incapace di imprimere il ritmo ai lavori stradali con gravi danni per cittadini e le poche attività commerciali. Per altro, oltre a qualche strada nessuna opera è stata realizzata. L’altra, Imitazione, oltre ai pacchi spesa, nulla ha fatto nel settore delle politiche sociali. È stata solo esposta sui social, ma politicamente è stata ininfluente. Per il ruolo istituzionale che ricopre, l’assessore “miss Spritz” con le sue storie Istagram ha causato mugugni tra i suoi alleati.
Emiliano non ha solo un’ emorragia di voti, ma ha un vuoto politico. È partito come centrosinistra, è stato abbandonato dal PD, non ha nnun partito, non ha una classe dirigente all’altezza, infine è “schiavo” dei suoi assessori che non brillano per competenze ed istruzione.
Emiliano non ha creato un feeling con la comunità crispanese, anzi ha abbandonato la città al degrado, con erbacce, impianti sportivi chiusi, con lo sviluppo urbanistico fermo, si è limitato a qualche licenza edilizia e niente più. Crispano ha subito persino carenze d’acqua.
Cosciente del fallimento ha tentato di recuperare i voti persi proponendo un accordo alla coalizione di Enzo Cennamo ed Alfonso D’Errico, ma i suoi assessori lo hanno stoppato per paura di perdere lo stipendio. In realtà avevano già ricevuto un secco rifiuto.
Ora, Emiliano è rimasto isolato ed indebolito. Da indiscrezioni raccolte, pare che pure Anna Castiello, veterana del Consiglio Comunale, abbia deciso di non ricandidarsi. E la consigliera Crispino Maria, che aveva raccolto 200 voti, si è dimessa ed ha lasciato la politica.
A togliere il sonno al già debole gruppo di Emiliano, è la nascita della coalizione di Enzo Cennamo. La batteria di fuoco è più o meno intatta: Cennamo, Antonio Barra, D’Errico, La Sala, poi vi sono i candidati dell’ultima volta e nuovi ingressi. Cennamo porterà in lista professionisti riconosciuti in città, anche giovani.
All’esterno dei due blocchi elettorali di Cennamo ed Emiliano, pare farsi strada una terza lista che, ad oggi, non ha risolto il nodo del candidato sindaco tra i tre pretendenti: Carlo Esposito già più volte sindaco, Sossio Vitale ex consigliere con il sindaco Antonio Barra e Carmen Costanzo, già assessore nella giunta di Antonio Barra. Ancora non c’è la lista, ma ha già tre candidati.
Sossio Vitale pur avendo raccolto ben seicento voti, si è dimesso dal Consiglio Comunale però ha raccattato per sè una serie di incarichi fuori Crispano. Da uomo di fiducia di Cozzolino, il politico del PD finito sotto inchiesta, Sossio Vitale è diventato, insieme a Carmen Costanzo, riferimento locale del consigliere regionale Porcelli.
Costanzo e Sossio Vitale contendono al leader del PD, Carlo Esposito, la candidatura a sindaco della ipotetica terza lista. Il problema è che gli elettori di Esposito non voteranno mai gli ex barriani Sossio Vitale e Carmen Costanzo considerati non leali. Fu proprio Sossio Vitale ad impallinare Carlo Esposito ed a sostenere Antonio Barra. Dopo lo scioglimento, Vitale e Costanzo si candidarono con Alfonso D’Errico che pure hanno abbandonato. Ora si alleano con l’ex avversario Carlo Esposito, il quale però non vuole finire la carriera politica portando i volantini di Sossio Vitale o di Carmen Costanzo.
Questi ultimi invece hanno fatto sapere che non porteranno mai Carlo Esposito.
Per ora, la sfida è a due: l’uscente Emiliano contro la nuova classe dirigente che propone Enzo Cennamo.
La terza lista, se esce, serve solo ad azzoppare Emiliano.