Arriva la Meloni? Abbasso la Meloni. Il Presidente del Consiglio viene a Caivano, nel Parco Verde a portare la presenza dello Stato, laddove lo Stato non c’è, ma l’ex Sindaco di sinistra, invece, di ringraziarla, trova il tempo di fare una subdola polemica.
“Spero vivamente che il Presidente del Consiglio, l’on. Giorgia Meloni possa concretamente finanziare il centro sportivo Delphinia e il progetto di manutenzione degli alloggi del Parco Verde che il Comune ha presentato nell’ambito del programma Pinqua. Il progetto di riqualificazione è in graduatoria utile ma non finanziato. Infine spero mantenga l’impegno che fu sancito dai due Prefetti di Napoli e Caserta per dare la possibilità di assumere in deroga nuovi vigili urbani per il contrasto ai roghi tossici e all’illegalità. Viceversa sarebbe l’ennesima inutile passerella…”.
Queste poche righe intrise di risentimento ideologico devono far riflettere sul fatto che mandare a casa la sinistra ed Enzo Falco è stata un’opera meritoria.
Non si faccia finta di non capire perché certe omissioni sono gravissime.
La Premier non viene fino a Caivano per finanziare il centro sportivo oppure un progetto di manutenzione o per assumere i vigili urbani.
Un progetto per il centro c’è già, pare che il finanziamento sia stato pure approvato e gli atti propedeutici spettano al Comune, non al Governo.
Nonostante ciò, la Meloni ha fatto fare una figuraccia ad Enzo Falco. Aggiusterà il centro e lo affiderà alle Fiamme Oro, il gruppo sportivo della Polizia.
Sulla manutenzione meglio stendere un velo pietoso per i soldi spesi dall’amministrazione Falco: circa due milioni di euro, in affidamenti diretti e somme urgenze.
Ma non è questo il punto.
Il Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana viene a Caivano, nel Parco verde, perché lì si è consumato l’ennesimo orribile atto nei confronti di minori. Sono state stuprate due bambine. Trapelano dalle indagini circostanze raccapriccianti: commercio e diffusione di materiale pedopornografico ed episodi di stupri continuativi, in branco.
Nel 2014, una bambina, la piccola Fortuna Loffredo venne stuprata e gettata dal balcone, per quell’episodio vi sono state due condanne, tanto clamore, nessuna iniziativa per la protezione dei bambini.
La Premier viene a Caivano, in un quartiere di periferia abbandonato, luogo di violenza e morte persino per i bambini; un rione tra le piazze di spaccio più grandi d’Europa.
Il Presidente della Regione Campania lo ha definito “l’inferno in terra dove lo Stato non c’è”, anzi ne ha chiesto la “militarizzazione come in guerra”.
Il parroco Don Maurizio Patriciello che quotidianamente lancia grida di dolore, ha ringraziato il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
La premier viene a portare la sua presenza, non come capo di un partito, ma come Governo italiano. E viene a mettere la faccia. A prendere impegni.
All’ex sindaco Enzo Falco sfugge che il problema non è il centro sportivo abbandonato. Non è la struttura la causa dello stupro di due bambine, pare che vi siano state violenze anche nella villa comunale di Caivano intitolata a Falcone e Borsellino (lo scrive Il Mattino di oggi 30/08/23).
Sebbene vi siano responsabilità gravi della politica locale per aver lasciato deperire un centro sportivo, l’ex sindaco Enzo Falco non può gettare il can per l’aia e fare di tutta l’erba un fascio.
Nel suo post ha messo tutto, tranne quello che serviva. Il finanziamento del centro sportivo e la deroga per l’assunzione dei Vigili Urbani non servono a risolvere i problemi nel Parco Verde. L’ex sindaco ha fatto un po’ di confusione. Un’insalata mista, senza l’ingrediente giusto.
Nel post dell’ex sindaco Enzo Falco manca la solita parola “camorra”. Avrebbe dovuto scrivere: “Spero vivamente che il Presidente del Consiglio, l’on. Giorgia Meloni possa concretamente adottare i provvedimenti per estirpare la camorra dal Parco Verde, per proteggere l’infanzia, per riportare la legalità dove manca persino la speranza”.
Invece, ha scritto del Centro sportivo e di qualche vigile urbano.
Manca sempre qualcosa all’ex Sindaco Falco, dimentica sempre qualche parola, come quando ha elencato i nemici della città e non ha messo “i camorristi”, ” insieme a quelli che nel Parco verde vanno prendere i loro voti pur di vincere le elezioni.