Caivano. Il buonsenso non è finito. C’è una flebile speranza. Il candidato a Sindaco, Antonio Angelino, plaude all’arrivo della Premier Meloni. E ricorda: ” Enzo Falco e la sinistra hanno cancellato la scuola nel parco verde”.

Riportiamo integralmente il testo di un post su facebook, del candidato a Sindaco, Antonio Angelino.

Il giovane che non è militante di centrodestra, marca la differenza di stile e buonsenso con l’ex sindaco Enzo Falco e con la sinistra tutta che in preda all’odio ideologico critica la presenza del Presidente del Consiglio Meloni a Caivano.

Forse la sinistra sbraita perché viene messa di fronte alle proprie responsabilità rispetto al degrado della città.

Angelino ricorda che proprio Enzo Falco e la sua coalizione di sinistra hanno determinato la chiusura di una scuola proprio nel Parco Verde.

Ecco il testo completo delle osservazioni di Antonio Angelino.

“Domani è il giorno dell’arrivo del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a Caivano ed avverto la necessità di dire alcune cose perché davvero ne ho sentite e lette di tutti i colori. Cercherò di sintetizzare il mio pensiero il più possibile senza sacrificare la chiarezza.

Chi storce il naso per l’arrivo di Meloni è nemico della città. È vero, Caivano e in particolare il Parco Verde, negli anni, sono stati utilizzati da tutti, senza distinzione di colori e di ruoli, come passerella, strumenti di visibilità e nulla più. Nessuna risposta, nessun intervento serio dello Stato sulle emergenze che viviamo da sempre e che puntualmente si riscoprono per pochi giorni solo quando accade una tragedia. Un copione già visto.

Ma questo non significa che oggi siamo costretti a rivivere lo stesso film. L’arrivo del Presidente del consiglio nella nostra città va vissuto con rinnovata speranza, che sia finalmente la volta buona affinché lo Stato assuma consapevolezza di riprendersi porzioni di territorio su cui ha perso da tempo il controllo. E non bisogna ridurre il tutto ad un finanziamento per una piscina o alla possibilità di assumere al Comune qualche agente di polizia municipale in più. Questa è propaganda, strumentalizzazione, mancanza di visione. Qui serve controllo; qui serve lavoro, qui serve la tutela delle famiglie perbene, qui servono investimenti nella scuola, nell’assistenza, nel contrasto alla camorra ed ai fenomeni illegali. Qui servono opere pubbliche, pianificazione urbanistica virtuosa, sviluppo e crescita. Qui serve lo Stato.

Si badi bene, è sbagliato anche che la politica locale pensi di delegare tutto al governo nazionale nascondendosi dietro le responsabilità degli altri. È sbagliato. E chi lo fa, come sta accadendo in questi giorni, non si accorge di rimarcare solo il proprio fallimento. Chiediamoci prima, cos’è lo Stato? Chi è lo Stato? Certo, è il governo centrale che speriamo con l’arrivo di Meloni assuma una nuova consapevolezza del “caso Caivano”. Lo Stato, però, non è solo il Governo. Sono le forze dell’ordine che ogni giorno rischiano la vita per tutelarci. Lo Stato è la Regione, la Città metropolitana, è la scuola che in questa terra di frontiera è l’unica certezza; lo Stato è l’amministrazione comunale. Ognuno deve assumersi le rispettive responsabilità cosa che non è avvenuta. A cominciare dal livello locale. Non voglio fare polemica ma è vergognoso leggere l’ex sindaco che spiega il ruolo importante che ricopre la scuola e poi verificare, atti alla mano, che da sindaco in carica Enzo Falco nel progetto di ridimensionamento scolastico ha cancellato proprio una scuola nel Parco Verde. La peggiore rappresentazione della cattiva politica.

Noi abbiamo un’idea diversa. A Caivano serve tutto ed ognuno deve assumersi le proprie responsabilità A cominciare dal livello locale. Le forze dell’ordine di più non possono fare, sono un faro, un esempio, una certezza. E lo stesso vale per la scuola e per le famiglie. Qui manca la buona politica e la buona amministrazione. Ecco perché oggi noi non storciamo il naso ma siamo felici della visita di Giorgia Meloni. E accoglieremo il Presidente del Consiglio con l’entusiasmo di voler collaborare e la consapevolezza di essere in campo per dare il nostro contributo di cittadini, di politici e di amministratori locali per cambiare pagina, per cambiare tutto e per dimostrare che qui, nonostante sia presente una minoranza che ci vuole in ostaggio, c’è di contro una maggioranza di persone perbene che si rimbocca le maniche e vuole lavorare con coraggio per restituire normalità a questa terra. Per farlo lo Stato in tutte le sue articolazioni deve dimostrare di esserci con la repressione dei fenomeni criminali e col sostegno alle famiglie perbene, ai cittadini perbene che qui sono la maggioranza, alla scuola, alle forze dell’ordine, alle associazioni e alla buona politica.

Noi ci siamo e non chiederemo ad altri, come continuano a fare i nostri pessimi amministratori, ciò che tocca a noi, ciò che è nostro dovere fare per il bene di Caivano. Questo è il percorso tracciato e su questo percorso non facciamo passi indietro!
Qui siamo pronti a rialzare la testa, senza nasconderla sotto la sabbia come gli struzzi”.

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