Caivano. Meloni: “Questo territorio sarà radicalmente bonificato”

Ha risposto all’invito di Padre Maurizio Patriciello, parroco della Chiesa del Parco Verde. Per la prima volta nella storia, è arrivata a Caivano, un Presidente del Consiglio.

Dopo l’ennesimo stupro di due bambine, il Premier, Giorgia Meloni è venuta a prendere impegni precisi. L’impressione è che non restino proclami; che la visita del Presidente del Consiglio non sia stata una passerella.

D’altronde, il Premier avrebbe potuto rilasciare da Roma qualche dichiarazione di solidarietà ed abbandonare la periferia al suo destino, come hanno fatto tutti.

Invece, la Meloni è scesa all’inferno, ha portato lo Stato nel regno della camorra, del narcotraffico, della pedofilia, della violenza anche di genere, del degrado e della morte.

È venuta a sfidare l’antistato ed ha ricevuto più applausi che proteste. La visita al Parroco ed alla Preside dell’unica scuola del rione, Eugenia Carfora, è stata blindata per le note minacce ricevute sui social. Solo due facinorosi hanno gridato la loro frustrazione ideologica con offese al Premier, che, da lontano, neanche avrà ascoltato. I cori “Giorgia, Giorgia” erano più fragorosi.

Non c’erano manifestanti per il taglio del reddito grillino, rimasti a casa per paura della Polizia, ma non c’era nemmeno la popolazione del Parco Verde. Porte chiuse, tapparelle abbassate, il quartiere era semideserto. La paura di schierarsi dalla parte della legalità era palpabile, come lo era il fastidio per la presenza massiccia delle Forze dell’ordine che hanno “militarizzato” la zona, almeno per oggi. C’erano tutti: Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia.

La Premier non è venuta sola, con lei c’erano il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il responsabile del ministero dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara e il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi. Presenti, inoltre, il sottosegretario di Stato, Alfredo Mantovano, il Prefetto Palomba e il capo della Polizia, Vittorio Pisani.
La Meloni ha annunciato una presenza dello Stato, che dev’essere “seria, autorevole, costante“.  A proposito del centro sportivo, uno dei luoghi degli stupri sulle piccole,  il Premier ha promesso che riaprirà in primavera.  “Quando il centro sarà riaperto coinvolgeremo le Fiamme oro per gestirlo: vogliamo dare un segnale concreto, fisico, di uno Stato in grado di operare in tempi certi e dare risposte“. “Finora – ha dichiarato – “qui si è consumato un fallimento dello Stato. Siamo qui per dare segnali concreti“.

Il presidente del Consiglio ha ricordato anche lo stupro e l’omicidio di Fortuna Loffredo, la bambina gettata da una delle finestre dei palazzi di Parco Verde. Meloni ha preso impegni chiari: “La nostra azione, sulla quale intendo coinvolgere tutto il governo, avrà due direttrici. La prima è la fermezza contro illegalità, criminalità e droga. Questo territorio sarà radicalmente bonificato. Vi assicuro che presto vedrete i frutti della nostra azione e i più deboli saranno sempre meno soli. Va rafforzata e sarà rafforzata la presenza delle forze dell’ordine, vedrete presto i frutti di questa visita in termini di controllo del territorio”. L’altra direttrice è quella della cultura: lotta alla dispersione scolastica, venti nuovi docenti grazie al piano per il sud e nuovi fondi in tre anni per l’apertura di un centro polifunzionale stanziati dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.  Proprio quest’ultimo fu insultato sui social dall’assessore Mariella Donesi, della giunta di Enzo Falco, il sindaco di Caivano appena mandato a casa. E’ evidente che la sinistra in città non abbia dato grande esempio di rispetto per le Istituzioni.

A chiusura della sua visita, il Premier ha dichiarato:” Il messaggio principale che noi vogliamo dare è che non devono esistere zone franche ed è un messaggio che noi diamo qui,  ma il Parco Verde di Caivano non è l’unico territorio che versa in queste condizioni: sono molti i territori che versano in queste e il messaggio è rivolto alle tante Caivano d’Italia“.

Non sarà facile, come ha detto la stessa Giorgia Meloni, ma è necessario, possibile e potrebbe fatto anche l’ impossibile, citando San Francesco. C’è bisogno però anche della popolazione che deve passare dalla parte della legalità.

 

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