L’uomo in più

L’Editoriale di Luigi Padricelli

A causa di un problema fisico sono rimasto in città, a Fratta, per un po’ di giorni.

Trovi il luogo, un posto noioso e nostalgico se non hai interessi diretti, dove l’unica consolazione, come dicono da queste parti, è legata al cibo. Non è un caso che sia pieno di locali con una “mission” ben precisa e cioè ingozzare.

In questo torpore invece, la vita cosiddetta politica, scorre eclettica come sempre.

Tra elogi e scortesie si affollano i tanti “galli nel pollaio”. Parlare di politici o di classe politica tra maggioranza e opposizione è un ossimoro in termini. Tolti due o tre nomi, qui trovare una frase scritta o pronunciata in italiano corretto, si fa fatica, come se ne fa per vedere una istanza portata avanti che riguarda l’intera cittadinanza. Il più delle volte, trattasi di fatti pubblici con interesse privato? E così ti accorgi che le “professioni concorrenti” sono quelle tecniche.

La città viene governata “governando” i consiglieri comunali, pertanto c’è il pieno imprimatur della politica. A tal proposito un Sindaco moderato, accogliente e soprattutto dialogante, riesce in ogni processo decisionale a dettare la linea, e con carattere, farla rispettare. Sembra una leadership morbida, invece è forte e perentoria. Il tutto avviene grazie a l’uomo in più!

Marco del Prete ha “ereditato” dal suo primo mandato Andrea Saviano, un giornalista cresciuto nei giovani di sinistra cittadina. È stato protagonista della campagna elettorale del secondo mandato di del Prete dove la vittoria al primo turno ha suggellato un legame molto forte tra di loro.

Oggi Saviano oltre ad essere il segretario cittadino del Pd e capostaff del Sindaco Del Prete rappresenta la diplomazia di Del Prete, il suo ambasciatore, ma soprattutto una persona che sa mediare e trattare tutti gli “affaire comunali”. In tutte le partite più ostiche c’è la mano “invisibile” di Saviano che autoregola le vicende. Non è strano pensare che tutti i dirigenti comunali abbiano una interlocuzione giornaliera con lui. Non è difficile pensare che Saviano, o meglio, come tutti lo chiamano, Andrea, sia il punto di riferimento di tutta la macchina comunale. Infatti, se con i dirigenti ha consolidato un ottimo rapporto, quasi tutti i dipendenti comunali il più delle volte chiedono a lui per qualsiasi ordine di motivo.

È lui stesso che riceve la cittadinanza o mette a posto una controversia o dà aiuto per risolvere una pratica. Il tutto avviene senza nemmeno creare la cosiddetta “clientela”. Lui aiuta al netto se la persona la conosce o meno. Vive di una disponibilità infinitesima, di un forte senso civico oltre ad una dose di sano ego.

Tutto viene evaso da Saviano. Basti pensare che a lui si rivolgono sia i consiglieri comunali che gli assessori. Per tutti c’è un solo nome: “Andrea”.

Lui vive con il telefono ininterrottamente; Cammina con una sigaretta elettronica sempre a portata di mano e una camicia quasi costantemente sbottonata. Quando invece si trova con Del Prete lo si nota perché lo filma da ogni dove, il più delle volte si mette in un angolo e continua a tessere le sue telefonate.

In campagna elettorale quando capii come lavorava e come si poneva, mi venne in testa l’espressione “abbiamo già il sindaco del futuro”. Era il 2020. Un po’ come De Rossi ai tempi di Totti. In questo, Saviano è stato fenomenale, perché oltre ad affermarsi come il nuovo che avanza, a lunghe falcate, è l’unico che per padronanza della macchina amministrativa, per comprensione politica e nel conoscere i segreti del Palazzo, è l’unico che possa mettere in fila tutti, “condizionandoli democraticamente”. Ma sappiamo che Saviano non è un minaccioso e sono convinto che a suo modo con grande tranquillità possa essere e interpretare al meglio il candidato sindaco del 2025. Lui non lo dirà mai, ma di fatto è il candidato naturale a quella posizione, anzi il fatto che sia giovane (30 anni), fa di lui il leader frattese più giovane della storia. Di fatti già lo è.

Ora serve solo un po’ di coraggio e quella dose di coscienza, e non di incoscienza, nel maturare una scelta. Ma tanto Saviano ha altri 3 anni quasi di lavoro e sono convinto che gli basteranno per mettere d’accordo tutti, come fa tutti i giorni, facendo in modo che il suo nome sia quello prescelto da tutto il fronte del centrosinistra visto che all’orizzonte nulla si prospetta di nuovo.

Pertanto l’uomo in più c’è, e farà contare il suo peso. E se qualcuno pensa che il problema lo abbia Del Prete, l’uomo in più risolve i problemi e non li crea.

“Io mi ricordo tutto […] e ho sempre amato la libertà, perché sono un uomo libero”.

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