Frattamaggiore. A Palazzo c’è calma piatta. Il sistema è consociativo

Frattamaggiore. Uno strano quanto assordante silenzio sembra regnare da qualche tempo, fra le stanze della casa comunale frattese. Un silenzio che si protrae oramai da molti mesi nonostante pesanti denunce e numerose indiscrezioni trapelate attraverso interviste e articoli su diverse testate locali on line.

Nulla sembra però scalfire il muro di gomma che fa quadrato intorno agli addetti ai lavori. E il fatto che sostanzialmente non esista una opposizione, non facilita certo quella trasparenza che molti cittadini chiedono a gran voce. Ultima, ma solo in ordine di tempo la vicenda che riguarderebbe l’assunzione nello staff del sindaco di persone che avrebbero “saltato la fila” dei richiedenti (200 circa le richieste protocollate), e qualcuno di queste, addirittura non avrebbe fatto neppure formale domanda per l’assunzione a tale ruolo. E non ha giovato alla tanto agognata trasparenza, neppure l’oscuramento della diretta streaming dell’ultima seduta consiliare dello scorso 9 ottobre. Guasto tecnico o banale dimenticanza, questo è ancora da accertare. Fatto sta che l’ipotesi di una gestione riservata della cosa pubblica diventa sempre più pregnante.   

Eppure di questioni scottanti su cui discutere ce ne sarebbero. Dal cambio di destinazione d’uso della ex piscina comunale vandalizzata di via Siepe Nuova, per la quale fu ventilato l’insediamento dell’Università Vanvitelli (facoltà di ingegneria), all’affidamento delle strutture sportive; dall’egemonia di un grosso gruppo imprenditoriale operante nel settore edile, e che per lo “sviluppo urbano” la cittadinanza  potrebbe  pagare   un   prezzo  troppo alto in termini di vivibilità, all’accentramento dei poteri delegati a dirigenti come Domenico Raimo, vero e proprio “Deus ex machina” del Comune e responsabile dei settori chiave dello stesso, fino alla gestione degli affidamenti di talune attività di somministrazione nelle strutture pubbliche per le quali si teme il più classico “vestito su misura” o appalto tramite trattativa privata.

Guai a pronunciare la parola “consociativismo”, meglio attenersi a quella d’ordine. “Categorica e impegnativa per tutti”: “Silenzio. Arrivano i fondi del PNNR”.

Eppure qualcuno, nel tentativo di smuovere le acque, aveva tentato la scorsa estate, una sortita strategica, squisitamente politica, quella di organizzare un incontro fra il coordinatore regionale di Forza Italia, Antonio Martusciello e l’ex sindaco Francesco Russo, ma i sospetti che si sarebbe potuto trattare di una trappola, fecero desistere quest’ultimo che nonostante le difficoltà oggettive e gli spazi limitati, preferì rinunciare al cambio di casacca, restando all’interno del PD, sebbene in Campania lacerazioni e invettive fra il governatore Vincenzo De Luca e la segretaria nazionale Elly Schlein siano oramai all’ordine del giorno.

Inoltre, c’è da mettere in conto che il sindaco Marco Antonio Del Prete continua ad arruolare fra i suoi, anche figure che in passato hanno rappresentato ben altri schieramenti. E’ il caso di Giuseppe D’Ambrosio, bandiera storica di Alleanza Nazionale fra i due millenni, e oggi nuovo iscritto al PD. Voci di corridoio riporterebbero che il cambio di schieramento sia frutto di un accordo secondo il quale una vecchia querela dello stesso Del Prete nei confronti del D’Ambrosio verrebbe così “archiviata”. Ma, siamo quasi sicuri che trattasi di mere maldicenze, difatti, la conversione del consigliere D’Ambrosio era già avvenuta proprio in occasione dell’ultima tornata elettorale allorquando lo stesso D’Ambrosio è stato eletto nella lista dei Verdi che, ironia della sorte, appoggiava proprio quel “centrosinistra alternativo” di Francesco Russo.

2 thoughts on “Frattamaggiore. A Palazzo c’è calma piatta. Il sistema è consociativo

  1. riguarda il comune di Frattamaggiore
    D’Ambrosjo bandiera storica di A.N.
    Ma per piacere suamo su scherzi a parte.
    lo staff del sig. SINDACO
    dove come e quando
    Trolley pronti x ospitalità a carico dello Stato

    1. Egregio Signor Lanna, il consigliere D’Ambrosio ci risulta essere stato più volte consigliere comunale in forza ad Alleanza Nazionale già alla fine degli anni 90 e nel 2002 delegato al Congresso di Bologna. Non riteniamo di aver scritto bugie. Cordiali saluti

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