Frattamaggiore. Si è tenuto nella mattinata di venerdì 13 ottobre presso la sala musicale del I° Circolo comprensivo Capasso Mazzini di Frattamaggiore l’evento col quale è stata intitolata l’aula musicale a Giovanni Battista Cutolo, il giovane musicista ventiquattrenne, talento dell’Orchestra Scarlatti Young, barbaramente ucciso da un diciassettenne con tre colpi di pistola, per futili motivi. L’omicidio è stato la pietra angolare della necessità di intervenire sulle norme di diritto penale minorile, tant’è che il Governo varò col “Decreto Caivano” una serie di nuove misure più stringenti nei confronti dei minori che delinquono, ma la strada è ancora lunga e la mamma di Giò Giò si sta battendo per ottenere pene severe.
La aala del plesso scolastico era gremita di giovanissimi studenti. Al tavolo dei relatori il sacerdote Don Vittorio Egione, il sindaco di Frattamaggiore Marco Antonio Del Prete, la dirigente scolastica Fernanda Manganelli e la mamma di Giovan Battista Cutolo, Daniela Di Maggio, una donna forte e coraggiosa che non ha mostrato indugi quando a chiare lettere ha detto: “Il disamore ha ucciso mio figlio. E lo ha fatto con la complicità di leggi assurde e inadeguate; Assistenti sociali assenti e giudici “sciatti”.
Rimarcando ancora una volta la cronica assenza delle istituzioni in determinati contesti sociali, e l’inadeguatezza di leggi obsolete non più applicabili ad una società che è radicalmente cambiata negli ultimi quarant’anni. Prova ne è la palese differenza fra un quindicenne degli anni 80 e un quindicenne ai giorni nostri. Parole tanto dure quanto giuste quelle di Daniela Di Maggio. Dito puntato senza alcuna remora quindi sull’impunità e sul concetto distorto di esistenza, che troppi giovani sembrano oramai aver adottato come modello di vita. Il mondo dell’apparire (specie attraverso i social); abbigliamento iper griffato dietro i consigli dell’influencer che fa tendenza, contro il mondo dell’essere, ovvero dell’amore per il prossimo, l’arte, la cultura, la musica e il vero senso della vita, che in determinati contesti sembra oramai uno sbiadito ricordo.
Occhi lucidi ed emozioni forti quando viene scoperta la targa dedicata a Giò Giò, mentre qualcuno si scioglie in lacrime quando l’orchestra composta dai ragazzi della Capasso-Mazzini accompagnati dalle magiche note del sax soprano del maestro Salvatore Marchese e dai suoi colleghi Peppe Fiscale col flicorno soprano, Sonia Del Santo all’arpa e Gianluca Mirra alla marimba intonano “Love Theme for Nata”, colonna sonora del film “Cinema Paradiso” dell’indimenticabile Ennio Morricone.