Hanno fatto scalpore le foto dell’allagamento del centro storico della città. Il Sindaco Emiliano, il vicesindaco Lara Imitazione che abita proprio sul corso, l’assessore ai lavori pubblici Lino Vitale sono stati messi davanti al loro fallimento proprio sui social dai comuni cittadini.
Anzi hanno fatto circolare il video con il quale, alcuni mesi fa, il sindaco Emiliano, annunciava la fine degli allagamenti. Invece, alle prime piogge autunnali la situazione è peggiorata. Rimasto spiazzato, e messo davanti alla realtà dei fatti, il Sindaco ha pensato di buttarla sul solito tormentone; con lungo post sui social ha scritto: “E’ colpa delle vecchie amministrazioni”.
Secca la replica del consigliere comunale di opposizione Enzo Cennamo: “Emiliano non si è accorto della enorme gaffe che ha fatto scaricando le colpe sulla vecchia classe dirigente. Stanno tutti o stavano tutti con lui”.
Su un post pubblico è stato scritto che ha speso seicentomila euro per i lavori nel centro storico, per altro, recuperando la pavimentazione, ma non è riuscito a risolvere il problema.
Dopo quattro anni al governo della città, il Sindaco se ne è uscito scaricando la colpa su Carlo Esposito, ma soprattutto non si è accorto che la vecchia classe dirigente era, ed è, parte della sua maggioranza. Anche perché prima del Sindaco Emiliano c’è stata la commissione prefettizia, poi la breve parentesi di Antonio Barra, e prima ancora, i cinque anni del sindaco Carlo Esposito.
Dal 2010 al 2023, Carlo Esposito ha governato cinque anni e c on lui c’erano Anna Castiello, Frezza Giuseppe padre di Frezza Antonio, Michele Vitale, Pasquale Vitale attuale assessore ai lavori pubblici. Poi c’è stato il biennio di Antonio Barra da maggio 2015 a gennaio 2017 e negli ultimi quattro anni governa proprio Michele Emiliano.
Dunque, negli ultimi tredici anni, per ben nove anni hanno governato Carlo Esposito ed Emiliano insieme a Michele Vitale, Lino Vitale, Anna Castiello, il padre di Frezza Antonio e Marina Cennamo.
Emiliano ha scaricato le responsabilità del fallimento sui suoi attuali o ex alleati del PD.
Adesso i crispanesi sanno i nomi della vecchia classe dirigente che Emiliano considera causa dei problemi attuali. Eppure senza la vecchia nomenclatura, Emiliano non sarebbe stato eletto sindaco. Anzi, fa di peggio, anche la sua prossima lista sarà ancora composta dagli stessi soggetti, tranne quelli del Pd che lo hanno abbandonato facendogli perdere centinaia di voti. Ecco perché il sindaco Emiliano fa trasparire la sua inquietudine. Senza il Pd si apre una falla elettorale nel centro storico.
Alla delusione dei cittadini del quartiere Cappuccini si aggiunge il fiasco nel centro storico. Mugugni si registrano anche nel cosiddetto “rione acquedotto”.
“A differenza nostra che abbiamo realizzato la scuola del rione cappuccini, quella che era stata programmata nel rione acquedotto non è stata realizzata, il Sindaco solo in questi giorni, promette la realizzazione della nuova opera. Ben quattro anni non gli sono bastati per affidare almeno l’appalto” ha dichiarato il consigliere Enzo Cennamo, candidato a sindaco dell’alternativa.
“Per il resto nessun intervento di rilievo. Lo si è visto particolarmente impegnato nelle politiche sociali dove però oltre a distribuire i pacchi non ha fatto nulla. Oltre ad aver portato avanti uno sfrenato familismo e clientelismo. Io sento di potermi assumere l’impegno, se diventerò sindaco, di costruire almeno una nuova scuola a Crispano. D’Altronde per governare un Comune serve concretezza. La classe dirigente che presenterò alla città è composta da persone strutturate, concrete, realizzate che non devono campare grazie allo stipendio di assessore. Non abbiamo bisogno di soggetti che sfruttano la politica a Crispano vivono, prendono incarichi e non lavorano mai. La nostra amministrazione progetterà la città del futuro. A differenza di Emiliano che in quattro anni ha fatto solo post sui social.
La città non si è accorta della sua amministrazione. Grandi opere non se ne vedono, persino l’amministrazione ordinaria è stata carente. D’altronde la classe dirigente di Emiliano non potrà fare mai nulla perché non ha competenze. Ha abbandonato i quartieri periferici e nulla ha fatto per il centro storico. Non solo l’allagamento, ma aveva istallato un’illuminazione degna di un cimitero che ha cambiato solo grazie alle nostre pressioni.
In campagna elettorale presenteremo il nostro programma di risveglio della città che il sindaco ha trasformato in un dormitorio, ma stamperemo anche il programma non realizzato di Emiliano. Lo metteremo innanzi alle sue responsabilità” – ha chiosato Enzo Cennamo