A Napoli scoppia il caso “Consulenze” Il sindaco Manfredi e altri dodici “Prof” finiscono nel mirino della GdF e della Corte dei Conti. La Procura è favorevole ad un risarcimento all’Ateneo della Federico II di 210 mila euro contro i 763 mila richiesti a fronte di risarcimento. Il PD svela il suo taciturno volto anche nel Regno dell’ondivago De Luca.
COMUNICATO STAMPA
Luigi Grimaldi, Consigliere Comunale di Napoli “Il Sindaco Manfredi non conosce la vergogna politica e amministrativa”
“Dopo la richiesta da parte della Procura della Corte dei Conti di una condanna alla restituzione di oltre 760.000 euro, il Sindaco Gaetano Manfredi ha patteggiato un risarcimento di 210mila euro da pagare all’Ateneo partenopeo.
L’inchiesta era riferita ad una serie di incarichi professionali svolti dal primo cittadino negli anni tra il 2007 e il 2019. Da Consigliere comunale di maggioranza, sono davvero sconcertato nel constatare ancora una volta, l’ambiguità, l’incoerenza e la doppiezza sulla questione morale del sindaco Manfredi che in questo caso ha dimostrato di non conoscere “la vergogna politica e amministrativa”.
Manfredi oltre ad essere il sindaco di Napoli, ruolo di per sé che già dovrebbe assicurare la rappresentazione, la difesa e l’esercizio di alti valori come la trasparenza, il senso civico, la legittimità e la legalità amministrativa, ricordo che è rettore di una prestigiosa università come la Federico II, luogo in cui si dovrebbe insegnare altrettanti alti valori, come una corretta etica morale con una deontologia professionale consone al livello del ruolo che si esercita pubblicamente nel mondo dell’insegnamento.
Patteggiando 210.000 euro a fronte di oltre 760.000 euro chiesti dalla Corte dei Conti, Manfredi oltre a tenersi ben stretti 550.000 euro, certamente non ha prodotto un buon insegnamento, collezionando una palese figuraccia professionale aggravata dalla sottrazione illegittima di risorse economiche all’Ateneo, il tutto nel silenzio assordante dei partiti e della stampa, tranne pochi non allineati.
In altri tempi a ruoli invertiti, i partiti che oggi tacciono, avrebbero gridato allo scandalo e chieste la dimissioni da Sindaco. Ritengo che vista la gravità della vicenda, Manfredi non dovrebbe attendere la richiesta che sicuramente non verrà da nessuna parte, ma andare lui direttamente al protocollo e dimettersi, allora sì che sarebbe un segnale di buon insegnamento da rettore universitario e di sana etica politica e amministrativa”.
Intervenuti sul caso, ieri in occasione della seduta di consiglio comunale anche Salvatore Guanci e Iris Savastano (F.I.) nonché Giorgio Longobardi (FdI) che in una nota a firma anche di Marco Nonno esponente di Fratelli d’Italia dichiara: “Ci aspettavamo che oggi in aula si facesse chiarezza. Come opposizioni della città di Napoli chiediamo ci sia data risposta”.
A rincarare la dose interviene sulla imbarazzante questione anche Mimmo De Mattia coordinatore Area Metropolitana di “Indipendenza” che dichiara: “È evidente che il fenomeno è destinato ad allargarsi, e desta sorpresa sia il sistema di controlli interni, che evidentemente non funziona, sia il sostanziale silenzio del consiglio comunale che sembra votato a ignorare un fatto che, coinvolgendo il primo cittadino, assume rilevanza politica”.