ENZO DELLA VOLPE DELEGATO NAZIONALE DI FORZA ITALIA I congressi cittadini di Forza Italia tracciano la nuova strada puntando su giovani capaci e competenti.

Non poteva rinascere che da una nuova generazione e con lo stesso spirito del 94′ il centro destra frattese, e così è stato. Una generazione avulsa dai ben noti meccanismi ai quali i cittadini erano stati abituati negli ultimi anni.

Ad annunciarlo dalla sua pagina facebook è lo stesso coordinatore di Forza Italia, eletto delegato nazionale nei congressi svoltisi nella città di Napoli e nell’area metropolitana dal partito guidato da Tajani.

Enzo Della Volpe, nonostante la sua giovane età, mastica politica da quando portava i pantaloncini corti e andava in giro ancora sulle spalle di suo zio Andrea sindaco di Frattamaggiore negli anni 90.

Noi, modesti artigiani della carta stampata, lo ricordiamo bene, particolarmente incuriosito, in mezzo alle folle, seguire con attenzione i comizi elettorali. Tanto quelli di centrodestra che quelli di sinistra, e non ha mai probabilmente avuto dubbi sulla scelta centrista e moderata che ha deciso di seguire.

Il DNA politico frattese, si sa, è notoriamente democristiano, nel senso più nobile del termine. Pragmatico e riflessivo, nel suo comunicato, Enzo Della Volpe non ha potuto esimersi dal dare la sua prima stoccata all’amministrazione cittadina. Queste le sue parole: “Come coordinatore di Frattamaggiore sarà per me un onore rappresentare la mia città e l’area limitrofa al nord di Napoli, nel più grande consesso di partito. Abbiamo tanta strada da fare, giorno dopo giorno, lottando contro una sinistra avvinghiata al potere del palazzo, e sempre più lontana dalle esigenze quotidiane dei cittadini”.

Consapevole delle difficoltà e delle insidie che dovrà affrontare, chiosa: “La strada è lunga ma la via è tracciata”. I suoi ringraziamenti per questo primo prestigioso traguardo non potevano essere riservati che ai  suoi mentori Iris Savastano e Salvatore Guangi consiglieri comunali di Forza Italia a Palazzo San Giacomo due importanti figure dalle quali, ricorda sempre Enzo, non si può che imparare.

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