Lo sfruttamento delle categorie protette sembra oramai essere diventato nel Bel Paese il nuovo sistema per lucrare in maniera, manco a dirlo, tutt’altro che lecita.
Dopo la tristissima e paradossale “truffa del pandoro della Ferragni”, potevamo mai farci mancare la versione istituzionale? Affatto. Ad offrirci questa inedita “chicca” è oggi l’amministrazione comunale di Frattamaggiore dove sono spuntate false fatture emesse da una cooperativa sociale alla quale l’amministrazione comunale ha appaltato, poi vedremo in che modo, il servizio di assistenza agli studenti disabili presso i plessi scolastici della città di Durante.
“Amministrazione Del Prete peggio della Ferragni”
queste più o meno, le parole che si sussurrano in queste ore, rigorosamente sottovoce, fra i vicoli e le piazze della città.
Sottovoce, per timore forse, che la stampa “mainstream” se ne accorga? Questo ancora non è dato sapere, fatto sta che dalle colonne del seguitissimo sito web “Frattamaggiore News” diretto da Giuseppe Landolfo, la notizia è (purtroppo per gli addetti ai lavori) trapelata. E a meno di ulteriori clamorosi insabbiamenti, stavolta la brutta vicenda potrebbe davvero arrivare sul tavolo del magistrato di turno.
I fatti
Succede che l’amministrazione comunale di Frattamaggiore attraverso i propri organi competenti, abbia affidato ad una Cooperativa sociale, la “Carpe Diem”, con sede in Poggiomarino (Na) ma con dipendenti tutti residenti a Frattamaggiore, l’assistenza agli studenti disabili che frequentano i plessi scolastici cittadini. Il tutto, si badi bene, avviene all’insaputa degli stessi dirigenti scolastici, i quali non erano neppure a conoscenza dello stesso progetto.
Difatti, interpellati dal segretario generale che si è visto recapitare una prima fattura (ma ce ne sarebbero anche altre) di ben 28.450 euro, ha pensato bene di accertarsi della legittimità della stessa. Morale: La fattura stando ai primi rilievi, appare oggettivamente falsa in quanto, a meno di clamorose smentite degli addetti ai lavori, emessa per forniture di servizi inesistenti poiché, nessun dipendente della cooperativa sopra menzionata ha mai messo piede in un plesso scolastico della città. Al vaglio per valutarne l’autenticità, sarebbero perfino i timbri e le firme sui rapporti delle prestazioni e delle presenze dei dipendenti della cooperativa. Per la serie: “Non ci facciamo mancare proprio nulla”.
Le ripercussioni di carattere politico
“Carpe Diem” recitava il poeta latino Orazio. “Afferra il giorno”, ma qualcosa è evidentemente andato storto. Ironia della sorte, a rispondere ai giorni nostri, (manco a dirlo) attraverso i social, è un altro Orazio, l’ex coordinatore dei Popolari Orazio Ferro che stigmatizza l’accaduto con un laconico post di cui riportiamo il testo:
I Servizi sociali a Frattamaggiore: “Questi fantasmi”.
Eh si, accade anche questo. Come fa una Amministrazione comunale a conseguire così “brutte figure” in così poco tempo è un mistero. Sicuramente, oltre a essere naturalmente e cinicamente “versati “, hanno dei santi in paradiso ai quali si affidano per fare “peggio” ogni giorno di più.
Si affida un servizio di ” Assistenza agli alunni disabili”, per circa 100mila euro, in modo, al solito, “discrezionale”. Tanto “discrezionale”, che neanche i Dirigenti Scolastici interpellati in merito, a una successiva verifica da parte degli uffici preposti, in conseguenza della richiesta da parte della stessa ” Cooperativa” affidataria del pagamento di una prima tranche ( 28.000 euro ) per le attività svolte, dichiaravano che, non solo non avevano mai avuto contatto con gli operatori di detta cooperativa, ma non erano mai stati né informati né mai coinvolti in tale progettualità dall’Ente Comune preposto. E’ diabolico il perseverare in comportamenti irresponsabili e superficiali, segno di una “Manifesta negligenza e sciatteria amministrativa (? )”.
Una “politica” che si attiva solo al conseguimento e al mantenimento di privilegi di ” Casta “, che andrebbero con decisione ” Attenzionati “.
Per dovere di cronaca, ci corre l’obbligo ricordare che dei sei consiglieri comunali ai quali abbiamo chiesto lumi sulla inquietante vicenda, solo l’ex sindaco Francesco Russo ci ha risposto con uno stringato “Mea Culpa”.
Più volte -dichiara Russo- abbiamo invitato il sindaco Marco Antonio Del Prete ad una più attenta distribuzione dei ruoli, soprattutto assessoriali, ma senza risultato alcuno. La nostra mancanza? Quella di non aver fatto mai una opposizione con controllo arcigno e puntiglioso. Questo, per onestà intellettuale, va detto.
A rincarare la dose, sulla vicenda è l’invito del consigliere metropolitano Luigi Grimaldi al sindaco Marco Antonio Del Prete: Questa vicenda è da codice penale. Vai dai magistrati !